Gli abitanti di una palazzina di Formia, per la maggior parte anziani e alcuni malati, si ritrovano da tempo ‘prigionieri’. Unica strada di accesso carrabile e pedonale al fabbricato, di proprietà dell’Ater e in cui risiedono oltre venti nuclei familiari, è infatti via delle Fosse, da mesi praticamente a mezzo servizio. Dal 21 dicembre l’accesso alle case dei malcapitati, sempre più preoccupati, stanchi e arrabbiati, è inibito agli autoveicoli dopo che, in seguito al maltempo, il violento scorrimento dell’acqua del sottostante torrente Rio Fresco ha determinato uno smottamento, con lo scivolamento a valle della scarpata che è al tempo stesso sottoscarpa stradale e argine del torrente in questione.
Nell’immediatezza, si era proceduto all’evacuazione delle automobili presenti nell’area della palazzina e all’interdizione dell’intero tratto stradale interessato dalla frana, consentendo il passaggio solo al traffico pedonale. A febbraio i residenti, in considerazione dei perduranti disagi, hanno inviato una lettera indirizzata al sindaco Paola Villa, all’assessore ai Lavori pubblici Pasqualino Forte e al presidente della Commissione Lavori pubblici Fabio Papa, oltre che, per conoscenza, al consiglio comunale presieduto da Pasquale Di Gabriele. Nella missiva si chiedeva un incontro con l’amministrazione, al fine di trovare una soluzione condivisa. E, magari, rapida per gli abitanti del fabbricato Ater. All’ordine del giorno, le loro difficoltà. E non solo per via degli anziani, in difficoltà anche nel trasportare la spesa. Piuttosto concreti, anche i pericoli per la sicurezza: da quelle parti, in sostanza non possono più arrivare i mezzi di soccorso. Almeno non direttamente e in tempi celeri.
Nel tempo la missiva e le ulteriori ‘bussate’ dei residenti, compreso un incontro, non hanno però portato a granché. Unico intervento disposto, quello di messa in sicurezza in somma urgenza, finalizzato a limitare e a circoscrivere i danni (determinazione 433 del 5 marzo – LEGGI QUI). “L’amministrazione mira a un lavoro complessivo di sistemazione dell’argine del torrente, ma in realtà sembra di capire che speri in un intervento anche economico da parte dell’Ater”, spiega uno dei cittadini che si sono fatti avanti per palesare la problematica. Il quale, assieme ad altri abitanti della palazzina ‘prigioniera’, spera “non si perda tempo in questioni di competenze”. Da via delle Fosse chiedono invece che si possa immediatamente ripristinare un tratto di carreggiata per il passaggio di almeno un’automobile e, soprattutto, nel caso ce ne fosse di nuovo bisogno, di un’ambulanza.
LA VIDEO-INTERVISTA DI H24NOTIZIE
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