“Programmare all’insegna della responsabilità, della sicurezza e della creazione di ambienti idonei ad accogliere i nostri figli a partire da settembre. E’ quello che ci aspettiamo dal sindaco di Latina, Damiano Coletta e dalla maggioranza di Lbc. In questa fase di attesa, segnata dall’esigenza da parte del Governo di comprendere come organizzare il settore a partire da settembre, i Comuni possono fare molto, anzi moltissimo per creare ambienti sani e adeguati”. Così, in una nota, il consigliere comunale della Lega Vincenzo Valletta.
“L’anno scolastico 2019 – 2020 a Latina non era partito certo sotto i migliori auspici. Il caos legato alla presenza di topi prima, i disagi nelle mense poco dopo, i reiterati e mai risolti problemi legati a strutture fatiscenti, che alle prime piogge vedevano il soffitto sfaldarsi, le tettoie crollare e la sicurezza dei bambini costantemente a rischio. Emblematica la situazione in cui versa la scuola primaria di Chiesuola dove, da più di un anno, l’ingresso principale è diventato un cantiere aperto. Oggi l’amministrazione comunale avrebbe tutto il tempo per provvedere ad effettuare un monitoraggio dello stato di salute degli edifici di sua competenza. Dopo di che potrebbe definire un cronoprogramma degli interventi necessari ad assicurare che a settembre, qualora il Governo decida di dare il via libera, si possa riprendere l’anno scolastico con tutte le garanzie necessarie. E’ impensabile, infatti, considerato anche che ad oggi non conosciamo quali saranno in termini pratici gli interventi da effettuare per assicurare le distanze di sicurezza nelle scuole, farsi trovare impreparati. Tra l’altro, stando l’annuncio di queste ore da parte dell’assessore regionale Alessandri, sono stati stanziati altri 26 milioni di euro per l’edilizia scolastica da parte del Ministero che vanno a sommarsi ai precedenti 42 milioni di euro già destinati attraverso bando pubblico a Comuni e Province e permetteranno di scorrere la graduatoria vigente aumentando il numero delle istanze accolte. Una notizia che ci richiama all’esigenza di intervenire, senza perdere tempo, per farci trovare preparati a quella che sarà la sfida più grande: assicurare ai bambini e ai ragazzi di ritornare a scuola, alla quotidianità e di tornare a crescere come comunità anche apprendendo norme e consuetudini di quella che sarà una nuova normalità”.