Parrucchieri ed estetisti ricevuti dal sindaco: “Riapertura tardiva, scriveremo a Governo e Anci”

Questo pomeriggio, il sindaco Mauro Carturan ha incontrato una rappresentanza dei parrucchieri e degli estetisti di Cisterna per un confronto sulla dura situazione che anche queste categorie stanno patendo a causa della prolungata inattività. I delegati hanno chiesto all’amministrazione comunale, rappresentata nella riunione anche dal vicesindaco Vittorio Sambucci e dell’assessore al Commercio Claudio Papacci, un interessamento deciso a tutela del loro lavoro.

“I nostri artigiani – ha detto Carturan – hanno rispettato e stanno rispettando le regole come sempre. Quando è stato il momento hanno chiuso i loro saloni ed i loro centri senza rimostranze. Questo perché sanno bene che la Salute è sempre e comunque il bene più prezioso. Ora però pagano l’alto prezzo di una riapertura tardiva che invece secondo noi potrebbe essere anticipata se realizzata attraverso una riorganizzazione delle attività e una rimodulazione delle modalità di erogazione dei servizi, che consenta di lavorare in sicurezza, tutelando la salute dei clienti e degli stessi operatori. Abbiamo posto il problema al Prefetto di Latina che, pur dimostrandoci la sua consueta disponibilità e la sua impagabile comprensione, non può andare oltre un Decreto Legge del Presidente del Consiglio dei Ministri. Allora scriveremo direttamente noi al Governo e interesseremo l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) chiedendo di rimettere in moto subito queste categorie, ovviamente nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza. Dal canto nostro, ci siamo impegnati con loro così come con gli altri esercenti della città ad abbassare, speriamo addirittura ad azzerare, le tasse comunali come la TARI e la TOSAP relative a questo periodo nero. Altro problema che ci è stato segnalato dagli acconciatori e dagli estetisti è stato il diffondersi in questi mesi di fenomeni di lavoro nero nelle abitazioni. Mi rivolgo allora a tutti i miei concittadini – conclude il Sindaco – dicendo loro di non lasciare che la disgrazia del Covid-19 rianimi l’abusivismo. Tuteliamo i nostri artigiani, le nostre piccole imprese regolari, quelle che pagano le tasse restituendo così alla comunità gran parte di quello che guadagnano ogni giorno dopo tanti sacrifici”.