Differenziata ad Aprilia, i dati durante l’epidemia non mostrano particolari flessioni

(foto generica archivio)

Nessuna sensibile flessione nella quantità di rifiuti raccolti ad Aprilia nel corso delle settimane di “lockdown” rispetto ai mesi precedenti. È ciò che emerge dai dati diffusi oggi dalla Progetto Ambiente, che raffrontano le quantità conferite dal 05 gennaio al 20 febbraio, con quelle dal 09 marzo al 23 aprile.

Il prospetto mostra come la flessione abbia riguardato solo i segmenti “carta e cartone” (da 412,5 a 345 tonnellate) e il “secco residuo” (da 1052 a 927 tonnellate), mentre si registrano incrementi per “plastica e metalli” (da 371 a 404 tonnellate), “vetro” (da 327,5 a 362 tonnellate) e “organico” (da 929 a 1019 tonnellate).


In totale, la differenza di quantità di rifiuti raccolta è di 34,5 tonnellate, una piccola riduzione pari all’1,12%.

Il sindaco di Aprilia, Antonio Terra

“La Progetto Ambiente, come ogni anno, procederà a rendicontare i costi dello smaltimento a consuntivo – commenta il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – ma già da questi dati si comprende facilmente come le ennesime polemiche apparse sui giornali oggi servano più ad ottenere visibilità, che a presentare criticità oggettive e offrire possibili soluzioni. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma. Del resto, non era difficile comprendere come alla chiusura delle diverse attività commerciali in questo periodo, si sia affiancata la presenza a casa di tantissime persone che prima dell’emergenza trascorrevano le proprie giornate, per lavoro, fuori Comune. Occorrerà infine aggiungere ai costi della normale raccolta porta a porta, quelli del servizio avviato per la raccolta rifiuti specifica per le persone positive al Coronavirus o in quarantena preventiva, che rendiconteremo alla fine di questa emergenza”.