Tentato omicidio a coltellate, scarcerato il 35enne Cappabianca

Pasquale Cardillo Cupo

È stato scarcerato nella giornata di oggi, dopo tre mesi di reclusione, Mario Cappabianca, il 35enne residente a Scauri di Minturno accusato di aver partecipato ad un efferato tentativo di omicidio in quel di Cassino, insieme ad altre tre persone, componenti del clan di etnia rom dei Di Silvio.

I quattro, secondo le risultanze investigative, lo scorso dicembre si erano introdotti armati di bastoni e coltelli all’interno dell’abitazione di un 36enne cassinate, Bruno Pinchera, rimasto poi colpito quasi mortalmente a causa di alcuni fendenti. Sulle effettive motivazioni alle base della grave aggressione, le indagini della Procura sono ancora in corso. E non escluderebbero che l’accaduto sia riconducibile a un debito di droga non saldato. Nel frattempo il gip del Tribunale Salvatore Scalera ha comunque accolto l’istanza presentata dal difensore di Cappabianca, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, che ne ha fortemente ridimensionato il ruolo, consentendo al minturnese di fare ritorno a casa in regime di arresti domiciliari.