Intorno alle 15.30 di ieri, gli equipaggi della Squadra Volante della Questura di Latina sono intervenuti in una zona a ridosso del centro cittadino, in seguito a una richiesta di aiuto giunta poco prima al 113, da parte di una donna minacciata di morte dal figlio. Giunti sul posto, una volta all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno trovato la richiedente, una donna di origini polacche di 65 anni, in lacrime ed impaurita dagli atteggiamenti violenti del figlio, abituale assuntore di sostanze alcoliche, con il quale convive insieme ad un’altra figlia, portatrice di handicap.
“La predetta riferiva agli operatori che poco prima, per futili ragioni di convivenza, il figlio aveva iniziato a prendersela con la sorella e pertanto la madre, per opporsi alla sua violenza, aveva a sua volta ricevuto percosse e minacce di morte, che l’avevano convinta a chiamare il 113″, spiegano dalla Questura.
Effettivamente, anche alla presenza degli agenti, l’uomo, visibilmente alterato, ha continuato a inveire contro la madre minacciandola più volte di morte, e pertanto gli operatori, non senza difficoltà, si sono visti costretti ad intervenire per bloccarlo e accompagnarlo presso gli uffici della Questura.
La donna, in sede di denuncia, ha ribadito che le percosse e le violenze da parte del figlio si protraevano già da tempo e che, a causa dei continui soprusi posti in essere dall’uomo, viveva in uno stato di soggezione e inferiorità psichica, manifestando timore e paura per l’incolumità propria e dell’altra figlia.
L’uomo, il 43enne N.M., con precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia ed associato presso la locale casa circondariale di via Aspromonte, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.