Continua l’odissea di gran parte dell’equipaggio e dei passeggeri della Costa Victoria, la nave da crociera che di ritorno dall’India e dopo un lungo pellegrinaggio a causa di un caso di positività al coronavirus si trova da giorni attraccata al porto di Civitavecchia. Di fatto in un limbo. Qualcuno è stato sbarcato, tutti gli altri sono costretti a restare a bordo. Compreso il primo ufficiale Massimo Castiello, residente in provincia di Latina, a Formia. Sta male, ha i sintomi del contagio, ma ancora non gli è stato fatto alcun tampone e si trova confinato nella propria cabina. Altri due membri dell’equipaggio nel frattempo sono risultati positivi. Una situazione esplosiva, e che si trascina senza che all’orizzonte si veda alcuna luce. Con gli italiani della nave che si sentono prigionieri ed abbandonati dal proprio Stato. “Non siamo untori, fateci i test e permetteteci di tornare a casa in auto-isolamento”, il disperato appello che arriva dalla Costa Victoria. A farlo, a nome di tutti attraverso un accorato video-messaggio in bilico tra patriottismo e grande amarezza, proprio Castiello.