Disturbi del sonno, quali sono i più diffusi

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L’insonnia è una vera e propria malattia che colpisce un elevato numero di persone: secondo le ultime statistiche disponibili si parla di una su tre che soffrirebbe di tale problematica, con conseguenze abbastanza serie sulla propria qualità di vita.
Secondo gli specialisti della materia, il limite minimo di ore sotto il quale il problema diventa serio si attesta a sei. Una soglia che può essere adattata all’80% delle persone ma che non è del tutto esaustiva, in quanto il reale fabbisogno varia da persona a persona.


Cosa accade se si dorme poco o per nulla?

Il sonno è destinato a coprire circa 1/3 del nostro ciclo di vita. Cosa accade se una persona dorme meno di quanto dovrebbe? La riduzione di sonno derivante dalla presenza di un disturbo è destinata ad interferire con alcune funzioni fondamentali del nostro corpo con conseguenze sgradite non solo sul piano fisico, ma anche sul piano comportamentale e sulla stessa qualità della salute.
Proprio per questo è sempre più forte l’attenzione verso i disturbi del sonno tanto da spingere alla nascita della Medicina del Sonno, una disciplina affermatasi nel corso degli anni ’60 e resa sempre più attuale dalla continua crescita del dato relativo alle persone colpite dall’insonnia.

Non solo insonnia

Quando si parla di disturbi del sonno va precisato che non si tratta soltanto di insonnia. Altre voci di questa lista sono:

1) il bruxismo, l’atto involontario che porta a stringere i denti e digrignarli nel corso della notte;
2) il russamento e le apnee. In particolare il primo può essere indice di un disturbo più grave, l’OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), che sfocia in microrisvegli associandosi alla riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue, estremamente pericolosa;
3) la narcolessia, ovvero l’eccessiva sonnolenza notturna, che può essere riscontrata grazie ad uno studio polisonnografico ed ad un test delle latenze multiple di addormentamento (M.S.L.T.);
4) l’epilessia notturna, che si manifesta sotto forma di movimenti degli arti, scatti e a volte vere e proprie urla;
5) la sindrome delle gambe senza riposo, caratterizzata da un’irrefrenabile sensazione di fastidio alle gambe, per alleviare la quale occorre muoverle;
6) il sonnambulismo, più frequente durante infanzia e adolescenza, che spinge chi ne è colpito ad uno stato di dissociazione tra sonno e veglia, nel corso del quale esegue movimenti complessi.

Non sottovalutare i disturbi del sonno

I disturbi del sonno non andrebbero sottovalutati in quanto influiscono enormemente sulla qualità della nostra vita. Possono quindi portare ad un minor rendimento lavorativo, influire sui rapporti sociali ed anche avere conseguenze di larga portata sul piano della salute, aumentando il rischio di contrarre infezioni e finanche di sviluppare malattie cardiovascolari e del metabolismo.