Stop al depotenziamento dell’ospedale.
Il Tar del Lazio, accogliendo la richiesta del Comitato civico per la difesa dell’ospedale di Cori e del Comune di Cori, che tramite l’avvocato ed ex sindaco Tommaso Conti hanno presentato due ricorsi, con due decreti ha sospeso il provvedimento regionale di trasformazione del punto di primo intervento corese.
Il Comitato e il Comune, con due ricorsi contro il commissario ad acta sanità per la Regione Lazio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Lazio e l’Asl di Latina, hanno impugnato il decreto del commissario del 14 novembre relativo alla trasformazione dei PPI, ora denominati PAT, ovvero punti di assistenza territoriale, prevedendo che gli stessi vengano presi in carico integralmente e incardinati nella UOC assistenza medica e specialistica afferenti al dipartimento di assitenza primaria.
Secondo i ricorrenti un depotenziamento dell’ospedale, in particolare sul fronte dell’emergenza sanitaria, e un rischio per i cittadini.
Al Tar è stato così chiesto di sospendere subito tale aspetto del decreto, per poi, una volta esaminati i ricorsi nel merito, annullarlo.
E il giudice Francesca Ferrazzoli ha accolto la richiesta, nell’attesa poi di discutere del caso in aula il 7 aprile e a quel punto decidere se mantenere la sospensione.
Una decisione presa anche alla luce dell’emergenza coronavirus, bilanciando gli opposti interessi e considerando “le peculiarità del momento in cui attualmente versano i servizi sanitari di tutte le regioni italiane”.