In zona rossa difficile anche partorire, tira e molla sulle disposizioni

Ospedale San Giovanni di Dio

A Fondi, diventata dalla scorsa settimana zona rossa nel tentativo di arrestare i contagi, in piena emergenza coronavirus sembra diventato difficile anche partorire. E diverse difficoltà nel prendere provvedimenti sembra averle la stessa Asl di Latina.

Tanto che fino a notte si è parlato di disposizioni impartite dall’Azienda sanitaria e poi ritirate.


Il 24 marzo il direttore generale dell’Asl di Latina, Giorgio Casati, e il direttore sanitario aziendale, Giuseppe Visconti, con una nota indirizzata al prefetto di Latina e al sindaco di Fondi, hanno comunicato la decisione di chiudere l’UOC Ostetricia Ginecologia dell’ospedale fondano e di procedere con la riorganizzazione del servizio.

“Al fine di evitare gravi disservizi – hanno specificato – dovrà essere impedito l’accesso all’ospedale di Fondi ai cittadini provenienti dai Comuni limitrofi”.

Con una nota protocollata in Regione Lazio e inviata ai responsabili degli ospedali di Fondi e Formia, sono state quindi indicate le misure prese a tutela delle donne in stato di gravidanza dal rischio di contagio per il Covid-19.

Una riorganizzazione della guardia ostetrica degli ospedali di Fondi, Formia e Terracina.

Presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Fondi è stato stabilito di far stazionare h24, con turni di 12 ore, un’équipe composta da un ginecologo, un’ostetrica e un infermiere, da impiegare nel servizio ostetrico domiciliare.

Deciso quindi che l’équipe, con un mezzo di servizio e munita dei necessari strumenti, si rechi al domicilio delle pazienti, per valutarne le condizioni e la destinazione per l’eventuale ricovero, compiendo inoltre durante le ore diurne i monitoraggi alle pazienti prenotate.

Stabilito poi che a Formia vengano ricoverate le pazienti di Fondi, trasferendo normalmente per il parto quelle in travaglio su cui non vi sono sospetti di contagi da coronavirus, facendo seguire a Formia il percorso riservato a quelle con sospetti di contagio, e allertando invece il 118, per il trasferimento negli ospedali regionali di riferimento, per quelle Covid positive. Per le pazienti ginecologiche con urgenze emorragiche deciso inoltre che vengano trasferite a Formia allertando la sala operatoria.

Nella stessa nota, firmata dal direttore Visconti, è stato quindi deciso di attivare a Terracina un ambulatorio ostetrico, attivo dalle 8 alle 18, con un’équipe completa e le strumentazioni necessarie.

E disposto che il personale medico della UOC Ostetricia di Fondi venga assegnato provvisoriamente nei servizi di nuova attivazione e nella UOC Ostetricia di Formia.

Ma si sono rincorse fino a notte voci insistenti che, per ragioni ancora non chiare, tali disposizioni siano state poi ritirate.