Coronavirus, un post su Facebook scatena le polemiche su un vigile

Piero Vigorelli

Un post su Facebook scatena le polemiche a Ponza su un vigile urbano accusato di non aver rispettato le disposizioni per evitare il diffondersi del coronavirus.

A sollevare il caso l’ex sindaco Piero Vigorelli e gli altri tre consiglieri comunali d’opposizione, Franco Ambrosino, Giuseppe Feola e Maria Claudia Sandolo.


“In questi brutti tempi nei quali i cittadini italiani sono costretti a restare a casa per proteggere la loro salute e quella degli altri, i comportamenti irresponsabili sono giustamente sanzionati. Ora accade che un cittadino di Ponza si sia vantato su Facebook di aver portato la sua famigliola, genitori e figli minori – sostiene l’opposizione – a prendere una boccata d’aria lontano da casa, sugli scogli a Cala dell’Acqua. Non poteva farlo, stante i decreti della Presidenza del Consiglio dell’8 e del 9 marzo che limitano a comprovate esigenze l’uscita da casa, e stante l’ordinanza del sindaco di Ponza n. 40 del 17 marzo che vieta le “passeggiate”. Questo comportamento deve essere sanzionato, sulla base dell’art. 650 del Codice Penale. Ma la cosa che aggiunge irresponsabilità a irresponsabilità – aggiungono – è il fatto che uno dei due genitori in passeggiata sia addirittura un agente della Polizia Locale di Ponza. Qui siamo al colmo. Il primo a trasgredire è chi è incaricato al controllo del rispetto dei decreti sulla “blindatura delle città” e del divieto di uscire di casa per fare una passeggiata. Dispiace dirlo, ma non ci sono scuse. Non può scusarsi il cittadino di Ponza. Non può scusarsi l’agente della Polizia Locale di Ponza, che fra l’altro è ancora in “periodo di prova”. Non può far finta di nulla il sindaco di Ponza, per la trasgressione del cittadino. Non può far finta di nulla il sindaco di Ponza, per il fatto che un dipendente comunale, agente della Polizia Locale, abbia trasgredito le disposizioni di legge e la propria ordinanza sindacale”.