Sisma bonus e mercato immobiliare: la situazione attuale

Per coloro che lo Stato garantisce un buon supporto in finanziamenti economici. Come influisce questo sul mercato immobiliare?

L’Italia è sempre stato un territorio ad alto rischio sismico: tutto il paese, o quasi, è interessato a questa questione, che come una terribile piaga percorre e segna gran parte della sua superficie, lungo tutto il segmento degli appennini, fino all’isola di Sicilia.


Ovviamente, in questo contesto il mercato immobiliare non può restare indifferente. Il valore degli immobili subisce una vertiginosa picchiata verso il basso tutte le volte che in una zona si avvertono delle scosse; e ancora di più quando intere cittadine crollano per le vibrazioni improvvise del terreno. A quel punto, alle perdite in vite umane si sommano, sebbene siano certamente meno preoccupanti, le enormi perdite economiche. E le casse del mercato immobiliare piangono.

Per riparare e appianare i fossi di questo grosso dissesto generale, lo Stato italiano è intervenuto offrendo ai suoi cittadini una buona opportunità di ripresa. Per coloro che, in possesso di casa o amministratori di condominio, volessero fare dei lavori di adattamento antisismico, lo Stato garantisce un buon supporto in finanziamenti economici.

Questi finanziamenti prendono il nome di “Sisma bonus” e funzionano già da qualche anno. Non moltissime persone hanno richiesto di accedervi finora, a causa della pessima (quasi inesistente) informazione intorno allo strumento fiscale.

Per il mercato immobiliare, il Sisma bonus rappresenta un’ottima occasione di rilancio e ulteriore slancio delle sue risorse: d’altra parte, a eccezione dei terremoti, la bellezza del territorio italiano è ancora un cavallo vincente su cui puntare.

Come potrebbe riuscire il Sisma bonus a rilanciare l’economia e il mercato dietro al settore edile? Il vantaggio sta nel fatto che i lavori di adattamento della struttura al fine di renderla antisismica significa contemporaneamente due cose:

  • Più lavoro per le agenzie di costruzione, per gli ingegneri e per tutti gli addetti ai lavori di questo enorme mercato;
  • Considerevoli e significativi sgravi fiscali che rappresentano (o dovrebbero rappresentare) un forte stimolo perché i cittadini si sentano invogliati a intervenire personalmente per garantire strutturalmente la loro sicurezza.

Però non possiamo non considerare che le incertezze politiche e del governo attuale mette sempre tutto in discussione e quindi conviene sempre tenersi aggiornati sul web e lo si può fare seguendo un sito affidabile quale è www.notiziarioimmobiliare.it.

Ora andiamo a vedere se sta funzionando il sisma bonus e quanto sta condizionando il mercato immobiliare.

Sisma bonus:sta funzionando?In cosa può migliorare?

Parlando di sisma bonus possiamo dire in sintesi, e per far capire meglio la formula, che consiste nella possibilità di’avere delle detrazioni fiscali di circa 96 mila euro, nell’arco di 5 anni, per chi costruisce un immobile, seguendo determinate norme antisismiche.

Il Governo quindi da la possibilità di avere questo sconto per tutte quelle persone che vogliono puntare sulla sicurezza della propria casa, attraverso però una detrazione dalle tasse. Molto importante è conoscere l’iter burocratico per accedere a questa detrazione:innanzitutto dovranno recarsi i tecnici esperti nel settore per verificare se l’edificio in questione risulta essere veramente vulnerabile nella sua struttura.

Questo passaggio è importante perché servirà per verificare se si può far passare il fabbricato da una a due classi, e capire cosi quale sarà la percentuale di sconto che si potrà ottenere da questa detrazione:in alcuni casi può arrivare fino al 90 per cento dell’importo di 96 mila euro, che abbiamo citato prima.

Ricordiamo però che questo discorso dal punto di vista delle percentuali vale per le abitazioni, perché se parliamo di condomini si scenderebbe nel totale al 75 per cento. Il problema di questo bonus è legato, come spesso accade purtroppo in Italia, alla burocrazia che risulta essere troppo lenta e macchinosa e che scoraggia molti imprenditori edili a richiederlo.

Basti pensare che a volte tutto l’iter richiede alcuni anni e per un professionista gestirlo anche dal punto di vista economico può essere molto complesso. Inoltre in alcuni casi si riscontra anche un problema di scarsa o scorretta informazione sull’argomento, che contribuisce a confondere il cittadino meno esperto e in alcuni casi anche gli addetti ai lavori.

L’auspicio che da questo punto di vista la situazione migliori a beneficio del cittadino e del mercato immobiliare.