“Nel ricordare e ribadire che al momento, alle ore 18 di mercoledì 4 marzo, nella comunità cittadina di Lenola NON risulta alcun caso positivo al coronavirus, né tantomeno alcun caso sospetto di coronavirus, teniamo fortemente a sottolineare che ciò che non può e non deve mai venire a mancare, tanto più in questi momenti, è il rispetto delle persone e la prudenza nei pensieri, nelle parole e negli atteggiamenti sociali”.
E’ quanto si legge in un post pubblicato dalla pagina ufficiale Facebook del Comune di Lenola.
“Segnalo, in tal senso, che una famiglia di Lenola si è recata a Milano nei giorni scorsi per controlli medici presso una struttura sanitaria ubicata in centro città. Ha eseguito ogni movimento sotto l’egida del Sindaco e con l’ok della ASL di Latina. Dopo il rientro a Lenola, avvenuto senza alcun problema e con le piene rassicurazioni della clinica milanese, il nucleo familiare in questione ha accettato – manifestando grande senso civico – i suggerimenti del responsabile dell’ASL che li invitava a non recarsi – IN VIA DEL TUTTO PRUDENZIALE – al lavoro nelle scuole, ma solo come gesto di estrema precauzione. Non è stato imposto loro, in tal senso, alcun obbligo.
Tuttavia, riscontriamo ora un atteggiamento marcatamente ostile nei loro riguardi da parte di alcuni cittadini. Comportamenti e modi del tutto ingiustificati e inqualificabili in un’ottica di vivere civile, tanto più in circostanze particolari come quelle che stiamo vivendo da alcuni giorni.
Per tale ragione, chiariamo che non è previsto per nessun componente della famiglia alcun obbligo di quarantena. Avrebbero potuto viaggiare per e da Milano senza comunicare nulla a nessuno, perchè nessun decreto li avrebbe obbligati. La loro onestà, unita a senso del dovere nei riguardi delle istituzioni sta ora causando loro problemi e disagi del tutto immeritati.
Ribadiamo, dunque, a tutti i cittadini di Lenola che i componenti della famiglia in questione, come tutti gli altri che nel futuro avessero eventualmente a sperimentare una medesima situazione, NON sono tenuti alla quarantena e NON hanno problemi legati al coronavirus per il solo fatto di essersi recati in una delle aree in cui si sono verificati casi di positività al Covid-19“.