Danni economici per effetto domino a causa del Coronavirus, interviene il direttore del Cna Latina Antonello Testa che chiede misure straordinarie per le realtà economiche partendo dal settore turismo.
“Il danno economico legato al Coronavirus potrebbe essere superiore a quello sanitario. Tantissime le imprese in difficoltà e tantissimi gli imprenditori che si stanno rivolgendo alla nostra associazione per denunciare pesanti perdite economiche. Tra i settori più colpiti le imprese del turismo e dei trasporti e dove si registrano, in particolare, perdite intorno all’80% del volume di affari. Serve istituire un tavolo di confronto a livello locale per definire misure straordinarie da adottare. Accelerare e sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione potrebbe essere un primo segnale decisivo”.
La CNA di Latina, per voce del direttore Antonello Testa, in linea con quanto sta accadendo a livello nazionale e con quanto già proposto dal segretario generale Sergio Silvestrini nel corso di un incontro con la segreteria nazionale del PD, evidenzia la necessità di adottare misure straordinarie anche a livello locale per imprimere una scossa positiva all’economia che è in sofferenza da troppo tempo.
Siamo di fronte ad una situazione drammatica che rischia di far chiudere tantissimi attività economiche anche nella nostra provincia e in questa condizione appare evidente che per prima cosa va ribadita la necessità di estendere le misure sospensive, legate al pagamento dei mutui e delle tasse, non solo alla zona rossa ma anche al resto del paese in particolare per le imprese che operano nei settori più colpiti. Turismo, trasporti, moda e agroalimentare.
A tal proposito come CNA Latina, spiega Testa, riteniamo opportuno chiedere alla Regione di sostenere con lo sblocco dei pagamenti di tutte le fatture inevase dei comparti più colpiti come ad esempio le imprese dei trasporti persone. Sarebbe questo, un segnale decisivo che riteniamo essere fondamentale per tornare a far crescere la fiducia e per assicurare una prospettiva di rilancio ai nostri settori produttivi.
Appare però evidente che per calibrare e rendere concrete le tante proposte che in questi giorni si stanno avanzando serve istituire un tavolo permanente di confronto anche a livello territoriale con tutte le forze sociali e le rappresentanze istituzionali al fine di valutare e definire le misure e le azioni da mettere in campo.
Siamo certi, conclude Testa, che, cosi come si auspica da più parti e cosi come è nel dna di ogni imprenditore, anche questa volta saremo capaci di trasformare questa crisi in una nuova opportunità di rilancio per il nostro paese e per la nostra economia con l’adozione di provvedimenti straordinari da una parte e dall’altra rivalorizzando il ruolo e la funzione dei sistemi territoriali come nel caso dei Confidi”.
Il riferimento del direttore Antonello Testa è al ripristino della lettera (R) ovvero della possibilità in capo alla Regioni di limitare l’accesso al fondo di garanzia ai soli Confidi per permettere un accesso al credito più garantito e facilitato alle piccole e medie imprese che rappresentano il 90% delle nostro sistema economico.