Furti ai danni di attività commerciali e spaccio, solo due condanne

Due condanne e un’assoluzione. Si è concluso così, davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, il processo a quella che oltre un anno fa era stata dipinta come una banda che stava mettendo a segno numerosi furti ai danni di attività commerciali del capoluogo pontino e gestendo un giro di spaccio di droga a Campo Boario, approfittando del vuoto che si era creato nel mercato delle sostanze stupefacenti dopo i precedenti arresti dei Di Silvio.

Il giudice Castriota ha condannato Benedetto Magnesa a 4 anni di reclusione e Dmytro Novytsky a un anno.


Assolto invece il presunto leader del gruppo, il 44enne Candido Santucci, difeso dagli avvocati Angelo e Oreste Palmieri, per il quale il pm aveva chiesto una condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione.

A fine novembre 2018 la squadra mobile, indagando su furti e spaccio di droga, effettuò un blitz in alcuni appartamenti a Borgo Faiti e Borgo Bainsizza, oltre che in una serie di baracche proprio a Campo Boario, sequestrando dieci chili di marijuana e un etto di cocaina ed eroina, oltre a bilancini di precisione e materiale per il taglio e il confezionamento della droga.

Gli investigatori recuperano inoltre ventimila euro ritenuti provento delle attività illecite, una grande quantità di monete, considerate il bottino delle slot machine razziate, un gran numero di gratta e vinci rubati e arnesi da scasso.

Perquisizioni a cui erano seguiti gli arresti del 53enne Magnesa, calabrese di origini, e dell’ucraino Novysily.

E pochi giorni dopo gli investigatori bloccarono quello che consideravano il capo del gruppo, il latinense Santucci, che si nascondeva in un villino al Villaggio dei Giornalisti.

Un’abitazione in la Mobile sequestrò dieci grammi di cocaina, alcuni cellulari, un grosso coltello malese e una pistola Glock calibro 9 completa di cartucce. Ora la sentenza.