Rigenerazione urbana dei centri storici: ‘Formia ConTe’ detta le linee guida degli interventi

La Formia del futuro è una città che valorizzi al più presto un processo di rigenerazione urbana dei cinque centri storici di Formia (Castellone, Mola, Maranola, Trivio e Castellonorato)”.

Esordiscono così, in un comunicato stampa diffuso in queste ore, il coordinatore ed il portavoce del gruppo cittadino ‘Formia ConTe’, Maurizio Tallerini e Kevin Pimpinella.


Gianfranco Conte e Maurizio Tallerini

“In base alla Legge Regionale 18 luglio 2017, n. 7 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”, che è stata approvata dal Consiglio regionale per promuovere la riqualificazione di aree urbane degradate e di tessuti edilizi disorganici o incompiuti e riqualificare edifici a destinazione residenziale e non residenziale mediante interventi di demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico e efficienza energetica.

La proposta di legge interviene sulla normativa regionale vigente introducendo norme di semplificazione e di snellimento delle procedure al fine di garantire tempi certi nell’attuazione degli interventi. La legge, in attuazione della legge 106/2011, è finalizzata a limitare il consumo di suolo nel rispetto del territorio, razionalizzare il patrimonio edilizio esistente, nonché favorire la realizzazione di nuove opere pubbliche ed il completamento di quelle previste.

Questi i contenuti della nuova legge che interessano la città di Formia:
• individuazione degli ambiti territoriali di rigenerazione urbana (art. 2), sulla base delle proposte dei privati, per la riqualificazione del contesto urbano in situazione di criticità oltre che dei complessi edilizi e gli edifici dismessi o inutilizzati al fine del miglioramento delle condizioni abitative, sociali, economiche, ambientali, culturali e paesaggistiche.  (Ex Salid, Ex D’Agostino, edifici dismessi delle zone industriali, ecc.)
• individuazione degli ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio (art. 3) nei quali prevedere premialità per il rinnovo del patrimonio edilizio esistente, per le opere pubbliche e per le cessioni di aree pubbliche aggiuntive.
• recepimento, con proprie delibere (art. 3, art. 4 e art. 5) di consiglio comunale, della normativa per i cambi di destinazione d’uso degli edifici esistenti e attraverso la demolizione e ricostruzione, gli ampliamenti del 30-35% della volumetria o della superficie utile esistente del territorio urbanizzato (art. 1).
• facilitazioni al il riordino funzionale degli stabilimenti balneari e per l’adeguamento all’ordinamento di settore delle strutture ricettive all’aria aperta, a seguito delle proposte dei titolari di concessione demaniale marittima per le finalità turistiche e ricreative, al fine di inquadrarle in un sistema organico di interventi relativi al Waterfront.

Alla pubblicazione della Legge regionale, è succeduta una circolare contenente Indirizzi e direttive per le applicazioni della Legge, e più recentemente, con la determinazione del 20.12.2019 e pubblicata sul BURL n. 4 Supplemento 2 del 14.01.2020, l’approvazione “Linee Guida per la redazione delle deliberazioni e per le elaborazioni cartografiche ai fini dell’applicazione della legge regionale 18 luglio 2017, n. 7 «Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio»”.

Maranola

‘Chiediamo – continuano Tallerini e Pimpinella – a che punto è l’elaborazione dei documenti conformi alle linee guida, e gli esiti degli incontri, se ci siano mai stati, con l’Ufficio Speciale.
Chiediamo di poter definire avvisi ed evidenze pubbliche per la partecipazione e il coinvolgimento diretto per l’effettiva manifestazione di interesse dei cittadini ai processi di rigenerazione urbana. Attraverso il contributo dei cittadini, i processi di rigenerazione provenienti dal basso, potranno effettivamente innescare processi di trasformazione dell’intero contesto urbano, oltre a rappresentare occasione di lavoro e di effettivo sviluppo sostenibile.
Appare, quindi, opportuno e necessario, avviare una concreta partecipazione e manifestazione di interesse dei cittadini e provvedere nei tempi più rapidi possibili alla approvazione delle Delibere di Consiglio Comunale. Solo così potremo iniziare una nuova fase.

Una nuova Formia può rinascere”.