Tassa di sbarco per sistemare le strutture sportive e abbassare la Tari

A Ponza è tempo di larghe intese per salvare l’isola. A lanciare la proposta, dopo una vera e propria guerra fatta alla giunta Ferraiuolo, è l’ex sindaco Piero Vigorelli, a capo dell’opposizione consiliare.

L’ex primo cittadino propone di utilizzare le somme incassate con la tassa di sbarco per sistemare le strutture sportive, distrutte dal maltempo, e abbassare agli isolani le tasse sui rifiuti.


“La tempesta – dichiara Vigorelli – ha colpito chi vive sull’isola tutto l’anno, distruggendo il “pallone” che era una delle poche valvole di sfogo dei residenti invernali. Indipendentemente dalle responsabilità, che ricadono sull’attuale amministrazione che ha eliminato la Polisportiva di Biagio Rispoli che gestiva le strutture sportive con cura e amore, occorre un’azione comune, della maggioranza e della minoranza, per cancellare i danni. Bisogna quantificare i danni, serve una gara pubblica e occorrono i denari”.

L’ex sindaco, ricordando che “il Comune incassa circa 350-400mila euro l’anno dal “contributo di sbarco”, che è di 2,50 euro a testa per ogni passeggero (non residente) che arriva sull’isola”, propone di “utilizzare circa 200mila euro del “contributo di sbarco” per la ristrutturazione del “pallone” e degli impianti sportivi dell’isola, dal campo di calcio al campo da tennis”.

Vigorelli propone inoltre di utilizzare il resto degli incassi relativi al “contributo di sbarco” per ridurre la Tari.

“L’amministrazione convochi il consiglio comunale con questi due punti all’ordine del giorno – conclude l’ex sindaco – e avrà il nostro voto favorevole. È così che si può lavorare insieme per il bene di Ponza”.