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Si è svolto nei giorni scorsi in Regione, l’incontro che ha messo attorno ad un tavolo i rappresentanti dei comitati della linea ferroviaria Minturno Roma e i rappresentanti di Regione e aziende, instaurando così un dialogo che gli stessi pendolari in una nota considerano “costruttivo”.
“Gli aspetti critici del trasporto passeggeri sulla linea ferroviaria FL7 Minturno-Roma sono stati l’oggetto di un tavolo tecnico, tenutosi in data 14 novembre 2019 presso l’Assessorato Regionale alla Mobilità, nel quale gli utenti (rappresentati dalla “Unione dei Comitati Pendolari Linea FL7 Minturno-Roma” a cui aderiscono i Comitati di Minturno, Itri, Monte S.Biagio, Priverno, Campoleone e Pomezia, la committenza (Regione Lazio) e le aziende erogatrici del servizio (Trenitalia ed RFI) hanno potuto confrontarsi in maniera aperta e costruttiva per individuare i miglioramenti da adottare per rendere il trasporto sulla linea maggiormente rispondente alla necessità degli utenti, in considerazione ovviamente della loro fattibilità tecnica ed economica.
Nelle circa due ore di incontro in premessa i delegati di Minturno, Monte San Biagio e Pomezia (in rappresentanza dei sei Comitati aderenti all’Unione), hanno riconosciuto l’attenzione che la Regione sta ponendo verso il trasporto su ferro, sia con l’acquisito di nuovi treni (e altri sono in programma) sia con l’ammodernamento delle stazioni come quello della stazione di Monte S. Biagio. Successivamente hanno esposto le risultanze di un monitoraggio – che ha consentito di raccogliere, nel corso del triennio 2017-2019, le segnalazioni degli utenti, in relazione alle condizioni di sicurezza ed affollamento di dei treni circolanti sulla linea FL7, – rappresentando con particolare riguardo alle fasce orarie “pendolari”, le problematiche riscontrate e proponendo le azioni correttive “mirate” riassumibili in piccoli aggiustamenti degli orari, variazioni di fermate e numero di posti per i passeggeri.
Le problematiche esposte sono state attentamente ascoltate dai rappresentanti di RFI e Trenitalia presenti all’incontro che si sono impegnati a procedere ad uno studio di fattibilità delle soluzioni proposte ed a fornire a Regione ed utenti una risposta in merito alla loro possibile accoglimento nelle future programmazione degli orari ferroviari.
Importanti rassicurazioni sono state fornite, nel corso dell’incontro, in merito alla possibilità di risolvere alcuni problemi di affollamento incrementando, nel prossimo futuro, il numero di passeggeri trasportati per singolo convoglio grazie agli investimenti della Regione Lazio che consentiranno, a regime, di aumentare fino ad otto il numero dei vagoni che compongono i treni ad Alta Frequentazione della serie Vivalto in circolazione sulla linea FL7. Ulteriori miglioramenti alla puntualità sono inoltre attesi dai programmi di potenziamento ed ammodernamento tecnologico delle stazioni che consentiranno di gestire con maggior efficacia le cosiddette “perturbazioni” alla circolazione su questa linea che è tra le più congestionate d’Italia.
Una risposta confortante alle richieste dei pendolari del Sud Pontino, facenti capo al Comitato Pendolari Minturno-Scauri (CPM), è stata infine fornita da RFI che ha confermato l’esistenza di un programma di lavori che nei prossimi anni porterà ad un incremento del numero dei binari presenti consentendo così allo scalo Minturnese di superare le attuali limitazioni e di poter fungere da Terminal per l’arrivo/partenza dei convogli circolanti sulla FL7 collocandosi pienamente nella Regione Lazio per qualità e quantità di servizi erogati.
Soddisfazione è stata espressa dalla “Unione dei Comitati Pendolari Linea FL7 Minturno-Roma” per l’importante riconoscimento del proprio ruolo di interlocutori qualificati, capaci di raccogliere e veicolare le opinioni degli utenti al fine di fornire ai vertici istituzionali ed aziendali quel feed-back necessario al miglioramento di un servizio che aspira ad essere attento e funzionale rispetto ai bisogni dell’utenza, efficace nella risoluzione delle problematiche ed efficiente nella sua erogazione. L’apertura di un tavolo tecnico che – secondo la volontà manifestata dai comitati ma condivisa anche dalla Regione – nasce per essere “permanente”, costituisce un importante passo avanti nella direzione, da lungo tempo auspicata dai Comitati, di pervenire ad un confronto “semplificato” tra gli attori interessati (utenti, Regione, Trenitalia, RFI) allo scopo di velocizzare i processi di riconoscimento delle problematiche segnalate, valutazione delle soluzioni proposte e attuazione degli interventi correttivi.”