Ditta pontina coinvolta in un’inchiesta antimafia, sequestro confermato

Confermato dalla Corte di Cassazione il sequestro di quote sociali e beni della società Pontina Costruzioni, di Latina, coinvolta in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, in cui sono stati ipotizzati i reati di falso in atto pubblico, corruzione, induzione indebita, frode in pubbliche forniture e truffa.

Le indagini, portate avanti dai carabinieri, sono iniziate nel 2013 e, per quanto riguarda l’azienda pontina, si sono concentrate sulle piste ciclabili da realizzare a Reggio, un appalto da 570mila euro.


Secondo gli inquirenti nell’esecuzione dei lavori sarebbero state anche favorite ditte legate al crimine organizzato.

Quote sociali e beni sono stati sequestrati, su ordine del gip di Reggio Calabria, ad aprile. Un provvedimento confermato dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria e ora dalla Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla legale rappresentante della Pontina Costruzioni, nella veste di terzo interessato, la 58enne Adriana Coppe.