Dieci tigri, messe in delle gabbie per essere trasportate da Latina in Russia, sono ferme da sei giorni al confine tra la Polonia e la Bielorussia.
Animali partiti il 22 ottobre dal capoluogo pontino e destinati a uno zoo russo.
Una tigre è morta e un’altra è in fin di vita.
A denunciarlo è la Lega Anti Vivisezione, che ha ricevuto foto e video-shock.
“I video che abbiamo ricevuto in anteprima – dichiarano dalla Lav -mostrano che gli animali viaggiavano in condizioni agghiaccianti, non conformi alla normativa vigente. Dubbi anche sulla certificazione di idoneità al trasporto delle tigri”.
Ancora: “Le tigri sono rinchiuse in casse completamente inadeguate per un viaggio così lungo, e la morte degli animali prova che questo trasporto non è stato effettuato tenendo in considerazione le esigenze degli animali”.
La Lav preannuncia “una denuncia per maltrattamento ed uccisione degli animali, dal momento che chi ha scelto di usare queste modalità di trasporto ha condannato questi animali a sofferenza e morte, come poi drammaticamente avvenuto. È evidente che il risparmio nell’operazione commerciale ha avuto un ruolo fondamentale sulla sorte di questi animali, e che i responsabili della vendita saranno chiamati a risponderne”.