Critiche feroci all’amministrazione comunale e sos al prefetto

Piero Vigorelli

Chiesto dalla minoranza consiliare di Ponza un incontro al prefetto di Latina, Maria Rosa Trio.

I consiglieri comunali Piero Vigorelli, Franco Ambrosino, Giuseppe Feola e Maria Claudia Sandolo vorrebbero incontrare il prefetto insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine per esaminare la “situazione preoccupante” che l’isola sta vivendo.


“A Ponza – scrivono i quattro consiglieri nella nota inviata a Trio – la situazione della civile convivenza, dell’ordine pubblico e della normale dialettica politica sta precipitando in modo esponenziale. Noi siamo molto preoccupati di questa brutta deriva.

La duplice e vile aggressione a un giovane ponzese, dirigente del partito Fratelli d’Italia, è soltanto l’ultima dimostrazione dello scivolamento verso il basso di ogni regola che presiede il vivere civile. Cose simili non erano mai accadute a Ponza.

Le abbiamo inoltre documentato in questi due anni che l’attuale amministrazione comunale sia completamente incapace di assumere decisioni per la fuga dei dirigenti – proseguono – con uffici vuoti di personale e con gran parte dei Settori affidati alla responsabilità del segretario comunale, che tuttavia si appalesa a Ponza, per alcune ore, solo nella giornata di venerdì”.

Definiscono poi l’Amministrazione “tuttavia capace di impedire ai consiglieri d’opposizione di accedere agli atti amministrativi e quindi di consentire loro di svolgere il ruolo di controllo e di stimolo”, di “confezionare bilanci “focomelici”, perché privi di quasi tutti i documenti previsti per legge e dei necessari pareri, che vengono approvati in Consiglio d’imperio, in assenza un minimo di discussione (delibere al vaglio della Procura di Cassino e della Corte dei Conti, su nostra denuncia)”, di “non riscuotere i tributi locali, mancando a Ponza un’organizzazione interna e/o esterna per la riscossione dei tributi”, di “offrire ai turisti e ai ponzesi un’isola lurida, con la raccolta dei rifiuti a singhiozzo, dovendo il Comune liquidare la bellezza di 1,3 milioni alla ditta Diodoro che (giustamente) effettua un servizio minimo, vantando l’enorme credito da oltre un anno”, di “galleggiare su un dissesto finanziario conclamato, aggravato dalla mancata riscossione dei tributi e dalla ingente mole di decreti ingiuntivi”, di “promuovere bandi e avvisi pubblici che tuttavia sono in alcuni casi al vaglio della magistratura“, di “non procedere formalmente all’aggiudicazione del bando di gara sul trasporto pubblico locale, vinto dalla Schiaffini Travel addirittura il 27 settembre 2018 (per la migliore offerta economica), configurando così un ulteriore danno erariale, perché da un anno il Comune impedisce un notevole miglioramento del TPL”, di “opporsi al Tar contro la decisione della Regione Lazio (Ato4 e Acqualatina) di istallare a Ponza un dissalatore (analogamente a quanto è accaduto a Ventotene, con una serie di insuccessi per l’amministrazione di quell’isola)”, di “vedersi archiviare dalla Regione Lazio il PUA (Piano Utilizzo degli Arenili) perché il Comune, addirittura, non ha neanche risposto ai vari solleciti della Regione di promuovere la VAS/VIA”, di “affossare il progetto per un porto turistico, il cui iter in sede di conferenza dei servizi è stato interrotto”, di essere incapace di “comprendere che il Pua e il porto turistico sono due opere che avrebbero realizzato una svolta per l’economia turistica dell’isola”, di “non procedere alla riqualificazione della scuola di Santa Maria, con il rischio di dover restituire l’ingente somma (circa 750.000 euro) assegnata con bando di gara nel 2015, vinto dalla nostra Amministrazione”, di “non ottemperare alle condanne della Corte dei Conti per danno erariale, non riscuotendo ingenti somme dai condannati”, di “confezionare contratti di consulenza, a titolo oneroso, a pensionati della pubblica amministrazione, in violazione di leggi”, di “nascondere all’opposizione gli atti amministrativi riguardanti lo stipendio, gli oneri accessori, i proventi quali presidente di commissioni di gara e di RUP, e i rimborsi spesa del segretario comunale, che è anche il responsabile del settore finanziario (e che quindi liquida a se stesso)”, di “non pubblicare sull’Albo atti della Giunta e del Consiglio (per alcuni il ritardo è di quasi un anno), nonché i resoconti delle sedute precedenti del Consiglio (alcune risalenti alla primavera del 2018)”, di “non aprire la Biblioteca comunale, pronta da quasi tre anni, con il rischio che la Provincia di Latina chieda la restituzione del contributo erogato per realizzarla”.

“Di fronte a tutto ciò appena accennato – sostiene l’opposizione rivolgendosi al prefetto – realizzandosi a Ponza una situazione di assoluta illegalità politica e amministrativa, con l’aggravante recente dei fatti di sangue, le chiediamo formalmente di promuovere un incontro con la minoranza consiliare di Ponza, insieme con i rappresentanti delle forze dell’ordine, per una disamina complessiva della situazione preoccupante che l’isola sta purtroppo vivendo”.