Anche la provincia di Latina coinvolta nell’inchiesta della Procura di Isernia su una frode transnazionale dell’Iva su auto di lusso, che oggi ha portato a 23 arresti e al sequestro di sette milioni e mezzo di euro tra beni mobili e immobili, somme di denaro, autoveicoli e quote societarie.
La frode, secondo gli inquirenti, si basava sull’utilizzo di tecniche sofisticate di falsificazione, sfruttando delle falle nei sistemi di controllo adottati dall’Agenzia delle entrate e dal Ministero dei Trasporti.
Nel mirino della Procura ben 1576 autovetture di lusso che sarebbero state nazionalizzate illecitamente, tra cui Ferrari, Porsche, Maserati, Bentley e Jaguar, oltre a numerose Mercedes, Audi, Bmw e Land Rover.
Secondo gli inquirenti sarebbero stati evasi sette milioni e mezzo di Iva e 51 milioni e mezzo di imponibile relativo all’emissione di fatture inesistenti.
Una vicenda che avrebbe coinvolto 167 persone, 159 concessionarie auto italiane e 9 società estere.