Allerta tsunami dalla Calabria, l’esercitazione della Protezione Civile

Foto dell’esercitazione dal Comune di Minturno

Si è svolta giovedì scorso, l’operazione denominata “Tsunexit“, lanciata dall’Agenzia regionale di Protezione Civile della Regione Lazio, d’intesa con la Prefettura di Latina, che hanno organizzato un’esercitazione per Posti di Comando coinvolgendo tutti i Comuni rivieraschi della provincia di Latina.


Nello specifico, è stata simulata una situazione di emergenza a seguito dell’ipotesi – ovviamente non verificatosi, in quanto una simulazione – di un maremoto di magnitudo 7.0 a una profondita di 10km, al largo delle coste della Calabria.

Un messaggio di allerta arancione, ha così impegnato lo scorso 10 ottobre, le Amministrazioni e non solo, del territorio pontino, che avvisati con un “allerta arancione” alle ore 9:32, sono stati impegnati fino a dopo mezzogiorno nel coordinare e coordinarsi con gli altri Enti e corpi di sicurezza nel gestire un’eventuale criticità come quella di un allerta maremoto.

All’esercitazione hanno partecipato, oltre all’Agenzia Regionale Protezione Civile e alla Prefettura, anche le Forze di Polizia, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto, l’ASL, l’ARES118, la Croce Rossa e i Comuni di Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Latina, Minturno, Ponza, Sabaudia, Terracina e Ventotene, per un totale di circa 100 persone che hanno interagito per gestire al meglio l’evento. In qualità di osservatori erano presenti Funzionari del Dipartimento nazionale di protezione civile, dell’INGV e dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile.

L’esercitazione si è svolta anche per testare la Piattaforma SiAM (Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma) composto dal Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e Ricerca Ambientale e dal Dipartimento nazionale della protezione Civile.