“La frittata è fatta. La gestione della sosta a Formia è stata affidata ad una società privata senza credibilità ed esperienza gestionale, unica partecipante ad una gara che le maggiori imprese del settore hanno disertato. Una società che non ha mai vinto un appalto prima d’ora, non ha dipendenti, ha un capitale sociale di poche migliaia di euro e sulla carta sviluppa app digitali”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook il consigliere comunale del Partito Democratico Claudio Marciano. Autore di una disamina a 360 gradi che stronca l’operato amministrativo sulle strisce blu, ed insinua più di qualche dubbio.

“È lecito chiedersi: come fa un’azienda così piccola a comprare i parcometri? Ad anticipare gli stipendi? A realizzare gli investimenti industriali richiesti dal Comune? I soldi chi glieli dà? Un’azienda ‘partner’ rispondono dal Comune. Tuttavia, da quando un privato presta liquidità e credito senza volere niente in cambio? Perché, a questo punto, non ha partecipato direttamente all’appalto? Perché tra i tanti player sul mercato della sosta ha partecipato solo una ditta che vende app? Forse perché l’appalto era sbagliato, i margini di profitto troppo stretti, la gestione privata incompatibile con l’interesse pubblico e perfino con quello di privati affermati, e lo spazio c’era solo per capitani di ventura.
Questo bailamme – continua l’esponente di minoranza – si unisce a quello creato dalla svendita del Multipiano delle Poste, dove l’attuale amministrazione ha lasciato fare al ‘mercato’ e infatti il parcheggio è chiuso da nove mesi, la proprietà si è frazionata, gli investimenti sono una chimera e tutto va in abbandono.
In questo disastro politico e gestionale, la Giunta ci rassicura che quest’azienda senza capitale, senza cantieri, senza dipendenti, ha però le app per far pagare i parcheggi col cellulare (app mediamente usate dall’ 1% degli utenti). Il classico fumo negli occhi di chi vive dentro un blog perenne, mastica solo di effimera comunicazione, e invece di guardare i fondamentali dei propri atti amministrativi ha la testa solo ai like che può prendere su Facebook.
Questo affare dei parcheggi è un’altra picconata sul futuro della città. Perché è chiaro che la maggioranza poteva ben ritirare in autotutela la procedura e, rispettando il proprio programma elettorale, affidare il servizio alla propria municipalizzata. O quanto meno, tornare in consiglio, rivedere la struttura dell’appalto e fare una nuova procedura. La maggioranza non l’ha fatto perché gli è mancato il coraggio di dire: abbiamo sbagliato. La sindaca Villa ha messo gli interessi della sua bottega, sempre più squassata da divisioni, rotture e correnti, davanti a quelli della città“.