Legambiente Sud Pontino contro la chiusura dei PPI

L'ospedale 'Dono Svizzero' di Formia

La Regione Lazio ha da tempo sancito la chiusura dei Punti di Primo Intervento di Minturno e Gaeta  al 31 dicembre 2019.

Legambiente Sud Pontino pone la massima attenzione verso il tavolo di confronto istituzionale convocato dalla Regione a Roma per il 5 settembre a cui   parteciperanno i rappresentanti del territorio del basso Lazio oggetto del provvedimento amministrativo ed ha attivato i propri rappresentanti regionali perchè seguano la vertenza ai massimi livelli.


“Legambiente  – dichiara Dino Zonfrillo Presidente del Circolo Comprensoriale  Sud Pontino – è a sostegno di quanti si oppongono  a questo provvedimento come già qualche anno fa, quando il nostro territorio stava per subire gravi limitazioni alla mobilità ferroviaria a seguito di un piano che prevedeva l’ abolizione di numerose fermate presso la stazione di Minturno-Scauri, poi ritirato sotto la spinta della nostra azione e della energica mobilitazione delle associazioni dei pendolari e dei consumatori. I cittadini se venisse attuato questo ultimo provvedimento, vedrebbero peggiorata la loro assistenza sanitaria.

È necessario riavviare l’iter per il nuovo Policlinico del Golfo – dice Zonfrillo – in grado di dare una svolta decisiva  alla qualità della sanità nel basso Lazio con il coinvolgimento della Università, come accaduto per Terracina e Latina, e nel contempo dare  concreta attuazione al progetto regionale della Casa della Salute presso la struttura dell’ex ospedale di Minturno ma, ora  – conclude l’esponente di Legambiente –   è indispensabile mantenere aperti i punti di primo intervento come anche è necessario provvedere subito  a potenziare  l’emodinamica presso  l’ospedale di Formia,  altro punto dolente della sanità del basso Lazio”.