Nei giorni scorsi è stata disposta l’archiviazione del procedimento per danno erariale a carico dell’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, riguardante l’annosa vicenda delle stabilizzazioni in Comune.
Tutto partì intorno al 2008, quando alcuni soggetti che già lavoravano per l’Ente municipale presentarono un’istanza per la stabilizzazione della propria posizione. In seguito gli Uffici del Comune avviarono la relativa istruttoria, sulla base delle norme al tempo vigenti, e secondo un procedimento che si concluse con un verbale di accordo di conciliazione redatto innanzi alla Direzione Provinciale del Lavoro di Latina (con il Collegio di Conciliazione allora presieduto dall’avvocato Giulia Caprì, fino a qualche mese fa assessore alle Attività produttive), organo terzo e autonomo rispetto allo stesso Comune. La Giunta si limitò -«anche perché non poteva fare altrimenti», ricorda Zaccheo – con atto collegiale, a prendere atto e recepire gli esiti dello stesso verbale di accordo, dandovi seguito e procedendo con la stabilizzazione.
«Si trattò quindi di stabilizzazione di personale che già lavorava per il Comune. La notizia dell’avvenuta archiviazione del procedimento erariale che mi vedeva coinvolto in qualità di sindaco – spiega Zaccheo – mi rende pienamente soddisfatto, e ciò non solo per la celerità con cui il pm ha dato riscontro alle deduzioni presentate dai miei avvocati, ma anche per le conclusioni cui è pervenuto, giacché ha ritenuto di non procedere oltre, cito testualmente, “non essendo emersi elementi idonei a comprovare utilmente in sede di giudizio la sussistenza di irregolarità amministrative e/o condotte antidoverose”. Si tratta di un esito da me atteso con lucida serenità, consapevole della correttezza del mio operato e, soprattutto, di quello dei dirigenti coinvolti, nella cui perizia e professionalità ho sempre riposto la più ampia fiducia, manifestando un apprezzamento istituzionale che l’odierna vicenda consentono di confermare e di avvalorare».