Dal 2016 l’utilizzo della cessione del quinto è aumentato in maniera costante, come mai prima di questo periodo. A confermare il trend positivo c’è il primo semestre del 2019 che ha segnato un incremento del 15,20% con una cifra che supera i 7 miliardi di crescita e 500mila richieste, circa.
Questi dati permettono di farsi delle domande su questo successo apparentemente inspiegabile rispetto a quello delle altre forme di prestito.
Presto detto, la cessione del quinto è un prestito a tasso fisso che non richiede garanzie immobiliari o patrimoniali. Ha la vantaggiosa caratteristica di poter esser richiesto da chiunque abbia una busta paga fissa, quindi dai dipendenti pubblici, dai dipendenti privati e dai pensionati.
In alcuni casi possono accedervi anche i lavoratori con contratto a tempo determinato purché il piano di rientro del prestito non superi la data di termine del contratto.
È dalla busta paga che verrà prelevata automaticamente la quota mensile di rimborso pattuita, che potrà avere un massimo di un quinto dello stipendio netto, del resto è da questa caratteristica che prende il nome.
Una delle sue prerogative più interessanti è quella di non richiedere la motivazione per la quale si desidera accedere al prestito, come invece accade con i prestiti finalizzati, cioè quelli che possiamo definire tradizionali.
Ha dei vantaggi?
Indubbiamente la cessione del quinto ha numerosi vantaggi. Innanzitutto ai richiedenti viene fatta sottoscrivere un’assicurazione importante che, in caso di mancato pagamento per perdita del lavoro o in caso di morte, garantisce la copertura dell’importo ancora dovuto. Basti pensare che il giro economico legato alle assicurazioni in questo contesto si aggira intorno ai 400 milioni di euro.
Altro vantaggio è legato alla velocità di erogazione. Solitamente se sussistono le condizioni necessarie, viene concesso in pochissimo tempo.
C’è poi la rata mensile che viene trattenuta direttamente in busta paga/pensione e che non può essere assolutamente modificata durante la durata di tutto il prestito. Ciò comporta una serenità in più da parte del richiedente che così non potrà dimenticare di pagarla o farlo in ritardo e, soprattutto, avere la certezza di sostenere un’uscita mensile fissa, senza spese aggiuntive.
Il fatto poi che non richiede la motivazione per la sua concessione è un elemento che sicuramente rende la sua erogazione molto più agevole e facile.
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A cosa fare attenzione
L’unico dettaglio al quale fare attenzione è il tasso di interesse, che nel 2019 sembrano essere cresciuti. Precisamente, per un importo fino a 15mila euro il tasso di interesse medio è di 11,59, mentre per una somma che superi i 15mila euro il tasso medio sarà di 8,24%.
Importante sapere che maggiore è l’età del soggetto che richiede la cessione del quinto, maggiore è il tasso di interesse.
Per questi motivi è necessario conoscere tutte le informazioni necessarie prima di scegliere una precisa forma di prestito perché, chiaramente, è indispensabile optare per quella che si confa con le nostre esigenze e le nostre possibilità, senza creare problemi alla situazione finanziaria.