Rischio inondazione, approvato lo studio per Rio Querce

Il Comune di Fondi

Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e l’Assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi rendono noto che la Giunta municipale ha approvato lo studio preliminare per individuare gli interventi di mitigazione del Rio Querce, che insiste nella località omonima e attraversa il nucleo urbano previsto dal vigente Piano regolatore del 1973 quale zona edificabile B.
Detto studio, commissionato nel 2017, si è reso necessario in ragione del vincolo imposto dal Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) approvato dalla Regione Lazio nel 2012, con cui l’area attraversata dal Rio Querce, ivi compreso il suddetto nucleo urbano, è stata classificata a tutela per pericolo inondazione.
Tale rigorosa vincolistica di fatto non rende attuabili sia le previsione urbanistiche vigenti, realizzate o da realizzarsi, che gli interventi sugli edifici esistenti.
Alla luce di ciò l’Amministrazione comunale, impegnata in un complessivo lavoro di riordino e programmazione urbanistica, ha ritenuto necessario incaricare apposito studio finalizzato a individuare i necessari interventi di mitigazione del rischio e verificare se gli stessi consentono una richiesta di riclassificazione.
Il citato studio, caratterizzato da rilievi topografici e analisi documentale, ha individuato le opere idrauliche da attuarsi in aggiunta a quelle già eseguite negli anni scorsi dal Consorzio di Bonifica Sud Pontino e finanziate dalla Regione Lazio. In seguito alla deliberazione lo studio sarà trasmesso all’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale ai fini della relativa approvazione, che consentirà all’Amministrazione comunale di richiedere i necessari finanziamenti per la progettazione esecutiva e la successiva realizzazione dei previsti interventi mitigatori.
«Preso atto di alcune vincolistiche determinate dalla Regione Lazio negli anni scorsi senza la necessaria concertazione con l’Ente – affermano il Sindaco De Meo e l’Assessore Spagnardi – e considerata la limitazione delle stesse alla nostra pianificazione urbanistica, vigente e in corso di programmazione, abbiamo necessariamente avviato appositi studi per richiedere la riclassificazione di alcune aree vincolate. Infatti si è già provveduto alla riclassificazione parziale del vincolo P.A.I. dei tratti di corso d’acqua San Magno e San Bonifacio e approvato lo studio relativo ad alcuni tratti della fascia dunale, dal canale Sant’Anastasia al canale Pedemontano, per la relativa richiesta di riclassificazione dell’attuale vincolo. Lo studio su Rio Querce nasce dall’esigenza di completare l’intervento di tenuta e sicurezza idraulica già realizzato dal Consorzio di Bonifica, necessario alla mitigazione del rischio presente nell’area, e di considerare altresì le esigenze dei residenti in merito alle previsioni urbanistiche realizzate o da realizzarsi. Si tratta di un percorso molto articolato che con questo studio avviamo e ci auguriamo che la Regione Lazio, una volta acquisiti i prescritti pareri, voglia condividerne le finalità e sostenerne economicamente la realizzazione».