“Sono servizi questi? Ma stiamo scherzando? L’ospedale è nostro, non scordatelo mai!”. Parole di incredulità e rabbia per Francesco Pistillo, componente del direttivo della sezione fondana di Fratelli d’Italia, intervenuto insieme al compagno di partito Gaetano Lambraia per riaccendere i riflettori sull’ospedale locale. O, meglio, sugli ultimi disservizi ed annessi disagi effetto domino: in questi giorni hanno investito il Cup, rimasto quasi ko.
La rete internet e quella telefonica sono guaste da giorni, riferiscono da FdI, con Pistillo che, dopo essersi recato al San Giovanni di Dio nelle vesti di utente, si è ritrovato in prima persona a fronteggiare le difficoltà dovute alla situazione del Cup. A dir poco in affanno. “Ma, come sempre, nessuno si è preoccupato di salvaguardare i cittadini”, spiegano dal partito della Meloni, coordinato nella Piana da Maria Luisa Fiore. “Tutto semplicemente risolto dagli addetti ai lavori con l’affissione di un cartello indicante l’avviso: Cup fuori servizio, rivolgersi al numero verde”.
“Un cartello che ha portato oltre che al disservizio, anche un disagio all’inverosimile per gli utenti, soprattutto ad anziani e malati”, rimarca Lambraia. L’altro componente del direttivo di FdI, Pistillo, ha infatti trovato davanti a sé una persona disabile su carrozzella impossibilitata ad accedere agli uffici Cup, localizzati al piano sotterraneo del nosocomio di via San Magno. Bloccato dalle barriere architettoniche ma anche dagli ultimi guai con le linee, il malcapitato. Un caso emblematico. “Per accedere al Cup avrebbe dovuto telefonare agli addetti preposti per essere accompagnato. Ma, non funzionando la linea telefonica, è rimasto sulle scale in balia di mille dubbi e perplessità e senza che nessuno lo informasse del disservizio”.
“Chiaramente si è fatto carico di tutto il nostro Francesco Pistillo, il quale ha preteso che un dipendente del Cup, mostratosi anch’egli gentilissimo e disponibile, salisse su per offrire quanto meno un servizio di informazione”, continuano da FdI. Da dove colgono l’occasione per porre una serie di interrogativi al vetriolo: “Ma è possibile che un disagio arrechi ulteriori disagi e disservizi a catena? Perché tutto questo? Perché questo nostro ospedale, deve essere martoriato ed umiliato in continuazione da una cattiva gestione regionale che in tante consiliature decennali hanno solo sottratto, sottratto ed ancora sottratto all’ospedale di Fondi? Meritiamo tutto questo noi cittadini fondani e del comprensorio? Ci sarà mai una fine a tutto questo malessere? Vorremmo avere semplicemente delle risposte serie seguite da provvedimenti immediati diretti a risolvere almeno questi disservizi, con una speranza sempre positiva, che quanto prima questo nostro ospedale venga nuovamente potenziato e pronto a dare assistenza piena ai cittadini di Fondi e del comprensorio tutto”.