“Abbiamo depositato un’istanza al tribunale in quanto riteniamo che la salubrità dell’aria circostante alle aziende Sep e Sogerit di Pontinia non sia niente affatto stata ripristinata”. Lo rende noto il Comitato Mazzocchio, che ha consegnato il documento nella giornata di mercoledì.
Nella stessa giornata, infatti, dal Comitato hanno ravvisato – “e documentato fotograficamente e in video” – come sia nei capannoni di Sep che di Sogerit i portelloni fossero ancora aperti. “Come al solito”, sottolineano dal sodalizio civico. “Temiamo che questo non possa che contribuire ad appesantire la già pesante aria carica di emissioni odorigene che non sono mai cessate né tantomeno diminuite dal giorno in cui queste aziende sono state poste sotto controllo dalla magistratura. Abbiamo rivolto le nostre segnalazioni sia alla DDA di Roma che ha condotto le indagini che alla dottoressa Silvestri, incaricata del tribunale di gestire l’azienda. Importante anche segnalare come, tuttora, siano visibili cumuli di rifiuti maleodoranti e che, a tutto ciò vada aggiunto come il trasporto di materiali di lavorazione da parte della Sogerit sia tuttora attuato con modalità irregolari e produttive di ulteriore inquinamento ambientale (percolato derivante dai materiali trasportati con mezzi non a tenuta stagna e miasmi provenienti dai veicoli non coperti)”.
Dal comitato incalzano: “Avevamo detto, negli scorsi giorni, che non avremo tollerato questi disagi e non lo faremo, e quindi, dopo aver allertato già tutti gli organi amministrativi (ente ed uffici regionali oltre che il sindaco di Pontinia Medici) e di controllo del territorio (compreso il Nipaf dei carabinieri e la Polizia Stradale) dobbiamo rinnovare pubblicamente la nostra costernazione per il protrarsi di questa terribile situazione a cui i cittadini residenti delle zone colpite dai miasmi di queste aziende si trovano a sopportare. Ma non intendiamo arrenderci, anzi, in questi giorni rilanciamo le nostre iniziative di confronti, di incontri e di protesta. Tanto è vero che abbiamo chiesto udienza al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che speriamo ci accordi la sua attenzione per poterlo avvicinare al problema che stiamo vivendo qui, ormai da sedici lunghissimi anni”.
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