Alimenti senza tracciabilità e non solo: multe e sequestri a Ponza

I carabinieri del Nas di Latina, con la collaborazione dei colleghi della motovedetta di Gaeta e della Stazione di Ponza, continuano i controlli per garantire la sicurezza alimentare e sanitaria.

Complessivamente sono stati eseguiti, anche con il supporto dei funzionari dell’Asl pontina, undici controlli ad attività di ristorazione, esercizi commerciali, strutture sanitarie ed una farmacia ubicate sull’isola di Ponza. A conclusione delle ispezioni è stato sospeso il locale deposito alimenti e lavaggio di un ristorante, si è proceduto al sequestro amministrativo di 300 chilogrammi di prodotti ittici ed alimenti di varia tipologia e sono state contestate dodici contravvenzioni.


Le verifiche svolte come accennato hanno consentito di rilevare diverse carenze igienico-strutturali ad un deposito alimenti, composto da quattro locali per una superficie complessiva di circa 300 mq, di un ristorante. Per le irregolarità riscontrate dal Nas il personale dell’Asl di Latina, contestualmente, ha disposto l’immediata sospensione. Nello stesso deposito, inoltre, sono stati rinvenuti 170 chilogrammi di prodotti ittici congelati che, non essendo stata dimostrata la tracciabilità, sono stati immediatamente sottoposti a sequestro amministrativo. Sempre per via della mancanza di tracciabilità, presso altre tre attività di ristorazione sono stati sequestrati ulteriori 110 chilogrammi di prodotti ittici e alimenti di varia tipologia congelati. In un esercizio commerciale, poi, sono stati sottoposti a sequestro 30 chilogrammi di frutta secca non tracciata. Non sono state rilevate irregolarità per le strutture sanitarie e la farmacia ispezionate.

Nel complesso, sono state contestate cinque violazioni amministrative per la mancata rintracciabilità dei prodotti alimentari, altre tre per la mancanza dei requisiti igienico-sanitari, una per la mancanza delle procedure di autocontrollo HACCP e tre per le inadeguatezze strutturali. I locali sottoposti a sospensione dell’attività hanno un valore di circa 500mila euro e gli alimenti sequestrati di circa 5mila. L’importo complessivo delle sanzioni amministrative è di 13.500 euro.