Nessun reato. L’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, e l’ex responsabile comunale dell’urbanistica, Roberto Giocondi, non si sono resi responsabili né di abuso d’ufficio né di omissione d’atti d’ufficio. Archiviata dal gip del Tribunale di Cassino, Francesco Armato, come chiesto dai pm Alfredo Mattei e Roberto Bulgarini Nomi, l’inchiesta sugli abusi edilizi nella casa dell’ex primo cittadino isolano.
Le indagini erano state avviate dopo una denuncia presentata dal ristoratore Sergio D’Arco, all’epoca consigliere comunale d’opposizione.
Nel 2005, alcuni lavori eseguiti nella casa a Ponza di Vigorelli erano finiti con un diverso posizionamento del balcone rispetto al progetto approvato e con un ampliamento della superficie dell’immobile.
Esploso il caso, davanti alle contestazioni di abusivismo edilizio, il sindaco aveva pagato una sanzione di 8.240 euro e il responsabile dell’urbanistica aveva ordinato e poi sospeso la demolizione del manufatto. La vicenda sembrava chiusa così. Con il pagamento della sanzione appunto. Ma poi era stata presentata la denuncia ipotizzando che la vicenda fosse stata gestita sconfinando nell’abuso d’ufficio ed omettendo di emettere contemporaneamente sanzione e ordine di abbattimento.
Dalle indagini disposte, con tanto di consulenza tecnica, i pm hanno invece ritenuto che non sia stato commesso alcun illecito.
La superficie dell’immobile sarebbe stata ampliata soltanto di 7 metri quadrati e il nuovo posizionamento del balcone è stato considerato dal consulente anche migliorativo rispetto a quanto previsto dal progetto, in quanto avrebbe un minore impatto ambientale.
Ritenendo che non vi fosse dolo ed “entro certi profili” neppure “l’elemento materiale”, ma soprattutto considerando infondata la notizia di reato, i due magistrati hanno quindi chiesto e ottenuto l’archiviazione dell’inchiesta.