Un ragazzino di 16 anni è indagato per lesioni aggravate dall’uso di armi: ha accoltellato il patrigno, a detta del minore colpevole di continue violenze nei confronti della madre e della sorella.
I fatti si sono registrati nel pomeriggio di venerdì a Cori, con l’allarme scattato poco più tardi, quando l’uomo ferito, un 43enne già noto alle forze dell’ordine, si è recato presso l’ospedale di Velletri per farsi medicare. Fino a prima agli arresti domiciliari, misura restrittiva legata a reati contro il patrimonio e la persona, si è ritrovato ad essere operato d’urgenza: aveva delle profonde coltellate a un braccio, che nel frattempo gli avevano causato la perdita di molto sangue.
Le contestuali indagini, avviate dagli uomini del Commissariato di polizia di Cisterna di Latina su segnalazione dei colleghi di stanza a Velletri, hanno consentito in breve tempo di ricostruire l’accaduto. L’uomo era stato accoltellato in una casa di Giulianello, frazione di Cori, dal figlio minore della donna con cui conviveva. Tutto, dicono gli accertamenti degli agenti, al culmine dell’ennesima discussione degenerata, nata in un contesto di continue liti domestiche.
Il ragazzo, che dopo l’accoltellamento si era dileguato, è stato braccato nelle campagne di Cori, dove veniva segnalata la sua posizione tramite localizzazione cellulare. Stremato, il 16enne si è costituto solo nella prime ore di sabato, raccontando agli agenti, come anticipato, di aver agito in un momento di rabbia accumulata di fronte alle ennesime vessazioni poste in essere dal ferito nei confronti della madre e della sorella.
Stando a quanto dichiarato, aveva maturato un profondo odio verso l’uomo, descritto come un violento e un prevaricatore. “L’ho colpito. Ma non ce la faccio più a vederlo mentre aggredisce mamma e mia sorella”. Questa, riporta La Repubblica, le giustificazione del giovane una volta presentatosi dalla polizia.
Una situazione familiare oltremodo pesante, dunque. Contesto che con tutta probabilità aveva anche spinto il 16enne, descritto come particolarmente minuto, ad accumulare strumenti coltelli, spade e tirapugni, in seguito sequestrati.
In considerazione dell’incensuratezza, della minore età, del difficile contesto subito e di alcune patologie fisiche, il ragazzo è stato collocato in una struttura protetta per minori.