Sui terreni contesi urge una soluzione. L’ordinanza emessa lo scorso anno dalla Corte di Cassazione, nell’ambito di un contenzioso avviato 15 anni prima, non lascia spazio a molti dubbi sul fatto che le zone di Molella, Mezzomonte, Palazzo e Bagnara debbano tornare al Comune di San Felice Circeo.
L’indicazione data dalla Suprema Corte, che ha poi rinviato il caso alla Corte d’Appello di Roma, pone però diversi problemi, da quello delle somme sinora incassate dal Comune di Sabaudia per quanti hanno riscattato i terreni di uso civico alla competenza sui provvedimenti da prendere per quei terreni, partendo dai diversi permessi per arrivare al contrasto all’abusivismo edilizio.
Decisa a trovare una soluzione bonaria all’annosa vicenda e a tutelare gli interessi dei propri cittadini che in quelle aree – inserite nel 1933 nei confini di Sabaudia ma che ora dovrebbero tornare a San Felice – vivono o coltivano i campi, la giunta comunale del Circeo ha così costituito una commissione tecnica, dandole l’incarico di analizzare la vicenda e studiare delle soluzioni.
Nell’organismo sono stati inseriti il responsabile comunale del settore amministrazione generale, Anna Maria Ciccarelli Laforgia, del settore lavori pubblici, l’ing. Domenico Matacchioni, dell’urbanistica, l’ing. Luigi Paolelli, del tecnico contabile, Nicolina De Giuli, l’avvocato Corrado De Angelis, nella veste di consulente, e come segretario verbalizzatore l’istruttore amministrativo-contabile Gregorio Arduini.