Il calendario non c’è, cacciatori del Lazio sul piede di guerra

La Regione Lazio sta ritardando il varo del calendario venatorio per la stagione 2019-2020 complicando la vita ai cacciatori laziali che – fanno sapere – “stanchi di essere considerati sempre gli ultimi in Italia, hanno detto basta, decidendo di chiedere risposte alla politica”. 

Nella giornata di martedì 9 luglio, a partire dalle 16,30, le associazioni venatorie si riuniranno presso la sala Convegni in via della Pisana, dove esporranno i loro problemi ai consiglieri regionali della Lega Tripodi, Giannini e Corrotti, al senatore Bruzzone e ad altri esponenti del movimento politico che fa capo al vicepremier Matteo Salvini.


“I ritardi sono inaccettabili, non esistono le Regioni di serie A e di serie B – sottolineano le associazioni venatorie – perché le tasse sono Nazionali e la legge 157/92 è una legge Nazionale, dunque i cacciatori laziali meritano rispetto”. L’iniziativa è stata promossa proprio dal Gruppo Lega Regione Lazio e vedrà l’intervento di numerosi dirigenti del partito che hanno recepito le istanze del mondo venatorio.

L’Associazione Nazionale Libera Caccia di Latina, nella persona di Gabriele Tullio, ringrazia tutte le associazioni venatorie che hanno risposto positivamente all’evento: “Solo con l’unità e con una cabina di regia unica – spiega Tullio – si possono ottenere ottimi risultati, la difesa dei cacciatori è e resta una priorità, la valenza sociale come attività di controllo della fauna selvatica sul territorio che esercitano i cacciatori non ha eguali. Vediamo in questi anni il prolificare di talune specie selvatiche, che oltre agli ingenti danni al mondo agricolo, mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini. L’attività venatoria è uno strumento fondamentale per riequilibrare situazioni di degrado che si verificano sul nostro territorio. I cacciatori non chiedono nulla di particolare, vogliono essere trattati solo con dignità quella che ogni cittadino merita e deve pretendere”.