Alle polemiche avanzate dalla Lega, risponde l’Amministrazione comunale di Formia direttamente con il sindaco Paola Villa.

“Spiace dover constatare che la Lega, che pure è rappresentata in Comune da consiglieri di esperienza, abbia offerto alla stampa un contributo confuso e impreciso, tanto da sentire il dovere di replicare a tanta grossolana approssimazione affinché i cittadini di Formia, fruitori di servizi pubblici, gli operatori economici nonché eventuali organi di controllo interni ed esterni all’Ente possano avere notizie chiare e veritiere.
Le gare – spiega la prima cittadina – sono state avviate nei tempi compatibili con le risorse umane, strumentali ed economiche disponibili e tutte le gare sono state avviate in osservanza ai principi generali di cui all’art. 30 del Codice dei Contratti DLgs 50/2016 “nell’affidamento degli appalti e delle concessioni, le stazioni appaltanti, rispettano i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità nonché di pubblicità…”
“L’affidamento e l’esecuzione di lavori e servizi e forniture di importo inferiore alle soglie avvengano nel rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e in modo da assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione…”
Insomma leggere ciò che afferma il capogruppo, Antonio di Rocco, è fuori da ogni regola, pur dicendo che non si richiama alcun favoritismo, ci chiediamo come possa essere possibile seguendo i principi di equità e trasparenza, avvantaggiare le ditte locali piuttosto che ditte provenienti da fuori.
Grave ciò che scrive un consigliere comunale di minoranza che dovrebbe seguire e controllare la regolarità delle assegnazioni degli appalti, non perorare cause ad personam sulle ditte locali.
Inoltre vorrei sottolineare – prosegue la Villa – che quando scadeva l’appalto Global Service esattamente nell’ottobre 2017, nessuna “clausola sociale” è stata inserita, entrambi i consiglieri, Di Rocco e Riccardelli, erano in consiglio comunale ed avrebbero potuto chiedere nei tempi giusti le motivazioni. Arrivata la nuova amministrazione a quasi un anno di uscita della Global Service, chiedere notizie sul destino dei lavoratori sa di presa in giro e di propaganda da quattro soldi, anche offensiva nei confronti di chi ha perso il proprio posto di lavoro. Tanto è vero che l’attuale amministrazione ha chiesto la clausola sociale sia per la gara delle pulizie, che per la sosta. Inoltre i consiglieri di minoranza, sempre in questi 9 anni di gestione della Global Service, avrebbero dovuto svolgere un chiaro ruolo di controllori, che dai disastri lasciati nella manutenzione cittadina, evidenti e sotto gli occhi di tutti, non sembra MAI esserci stato. Pertanto forse prima di fare certe affermazioni sull’affidamento degli appalti e gare, gli esperti consiglieri dovrebbero leggersi per bene il codice degli appalti e dovrebbero essere grati ad un’amministrazione che rispetta i principi di rotazione e casualità.”