I problemi della vigilia si confermano ed amplificano. Avviata la stagione turistica, a Ponza quest’anno non sembra esserci cura per i troppi mali che affliggono l’isola e che creano difficoltà agli stessi vacanzieri.
Le spiagge si trovano prive di bagni chimici. La ditta che ha svolto il servizio lo scorso anno non sarebbe ancora stata pagata e alla fine lo stesso Comune ha annullato l’avviso che aveva fatto e a cui avevano risposto due aziende.
Una situazione particolarmente difficile soprattutto a Frontone, dove la gestione della spiaggia tra l’altro procede a colpi di ricorsi e denunce.
I rifiuti poi continuano a sommergere le strade, la ditta Diodoro vanta un credito di 1,6 milioni di euro, non viene pagata da 15 mesi e sembra si prepari a ridurre ancor di più la raccolta della spazzatura.
Non sono inoltre state installate boe e cartelli per segnalare, in particolare a chi arriva da mare, i tratti di costa a rischio frane, che sono ben il 93%.
Sono infine vicine alla paralisi anche le attività dei servizi sociali, visto che il Consorzio che se ne occupa attende ancora di incassare dall’ente locale circa 70mila euro, e il 13 luglio è previsto un secondo sciopero del trasporto pubblico. Un’estate da incubo.