A due anni di distanza dall’ennesimo blitz compiuto dalla Polizia presso il night club “Il Sentiero”, all’interno della sughereta di Monte San Biagio, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, ha rinviato a giudizio cinque imputati con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione.
Secondo gli inquirenti infatti, come già ipotizzato anche in passato, nel locale non si sarebbero fatti solo spettacoli, ma quelle che dovevano essere delle intrattenitrici sarebbero state invece trasformate in prostitute.
Come chiesto dal pm Giuseppe Miliano è stato disposto un processo per Michele Antonelli, 72 anni, ex muratore di Fondi e proprietario del club, Daniele Pannone, 43enne fondano, suo principale collaboratore, Adriano Battista, Angelo Macera e una donna di origini romene.
Il processo ai cinque, difesi dagli avvocati Angelo Palmieri, Massimo Basile e Giulio Mastrobattista, avrà inizio il prossimo 9 dicembre, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Laura Morselli.
Una sesta imputata, sempre una donna di origine romena, ha invece chiesto di essere giudicata con rito abbreviato, dunque allo stato degli atti, ed è stata condannata a quattro mesi di reclusione.
Il processo scaturisce dalle indagini portate avanti dal commissariato di Fondi, che nel marzo 2017 portarono a cinque arresti.
Un’inchiesta avviata dopo alcune denunce fatte dalle donne coinvolte nel giro, che coinvolgeva ragazze di origine romena, russa, cubana e brasiliana.
A parlare però furono in particolare tre donne di nazionalità romena, che puntarono il dito contro Antonelli, sostenendo che le aveva fatte prostituire.
Gli uomini del commissariato scoprirono che la clientela del locale era variegata e comprendeva anche imprenditori e professionisti.
“Una media di circa quaranta a sera”, specificarono gli investigatori dopo gli arresti.