Tentato omicidio del finanziere, la Cassazione blinda il processo

Blindato dalla Corte di Cassazione il processo per il tentato omicidio del vice comandante della Guardia di finanza di Cisterna.

Gli ermellini hanno rigettato il ricorso dell’imprenditore Angelo Fanfarillo, che ha provato a ricusare il giudice Gian Luca Soana, presidente del collegio giudicante.


Fanfarillo è accusato di essere il mandante della brutale aggressione subita il 15 aprile 2014 da luogotenente Gaetano Reina, che da tempo indagava sulle attività dell’imputato.

L’imprenditore ha però puntato il dito contro il giudice Soana sostenendo che aveva già valutato la vicenda nel merito, facendo parte del Tribunale del Riesame che si era occupato di Fanfarillo per la misura cautelare a lui applicata per vicende connesse, quelle relative ai testimoni del processo sul tentato omicidio che l’imputato avrebbe cercato di corrompere.

Una richiesta dichiarata inammissibile il 4 dicembre 2018 dalla Corte d’Appello di Roma, precisando che il giudice Soana, presidente del collegio del Tribunale di Latina che sta giudicando Fanfarillo, in precedenza non avrebbe preso alcuna decisione sulla vicenda e i provvedimenti del Riesame “affrontavano profili sostanziali diversi da quelli oggetto del dibattimento”.

L’imprenditore ha quindi insistito, ricorrendo in Cassazione, ma il ricorso è stato appunto bocciato.

Per la Suprema Corte da parte di Soana non vi è stata alcuna “valutazione, espressa o implicita della colpevolezza di Fanfarillo nel tentato omicidio di Reina desumibile dall’ordinanza” del Riesame.