E’ una storia davvero unica quella che arriva da Itri. Un segnale importante che va oltre qualsiasi atteggiamento di facciata, che supera i messaggi di odio ed il ponte che unisce è una tradizione antica che caratterizza l’identità di un territorio. Ma vere una identità non significa chiudersi perchè i porti della cultura restano sempre aperti. Cosa succede quindi ad Itri?
Il prossimo weekend in occasione del “Corpus Domini” torna la tradizionale infiorata, che quest’anno vedrà anche la presenza di un quadro disegnato da un giovanissimo beneficiario del Progetto Sprar. Terry un ragazzo gambiano, ospite del Progetto del Comune di Itri, ha disegnato uno dei quadri che parteciperanno all’infiorata.
“Il quadro è nato da una mia idea – spiega il ragazzo – il disegno è, per me e non solo per me, ma anche per tutti quelli che sono arrivati in Italia con i barconi, vuole essere un omaggio a tutti quelli che meno fortunati, sono morti in mare. L’angelo nella parte alta – conclude il ragazzo – non è un simbolo religioso, ma vuole rappresentare la pace e l’amore, un angelo che accoglie i meno fortunati”. Centinaia di petali disegneranno il quadro di Terry tra questi ci saranno anche quelli rossi per raffigurare quel mare in cui tante persone hanno perso la vita. Uomini, donne e bambini che sembrano ombre nel disegno come se non avessero più un’identità persi tra le onde ma sovrastati da una figura angelica che li accoglierà. E parla di pace e amore Terry raccontando la sofferenza con il suo disegno che la città di Itri ha raccolto all’interno di una festività che il cuore della comunità per lanciare un messaggio importante.Forse non si conosceranno i nomi ma grazie al disegno di Terry nessuna di quelle persone sarà dimenticata.