Ha fatto subito ritorno a casa, il diciassettenne senegalese arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri per la tentata rapina – con tanto lesioni al titolare – ai danni del “Bar Pino” di Minturno.
Un episodio dello scorso 30 maggio e che, dopo indagini lampo supportate dal riconoscimento operato dal proprietario dell’attività commerciale, aveva portato il giovane, inizialmente irreperibile, ad essere rintracciato e quindi associato presso il carcere minorile di Roma.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia svolto presso il Tribunale per i Minorenni, il 17enne ha però negato ogni accusa: assistito dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Dalila Fleming, si è professato estraneo alla rapina.
Nonostante il parere contrario del pubblico ministero, alla fine il Gip Efisia Gaviano ha accolto l’istanza proposta dai difensori: in attesa che il processo faccia chiarezza sulle effettive responsabilità in merito all'”assalto” al bar, la misura cautelare del carcere a carico del ragazzo – finora residente a Formia – è stata sostituita con quella della permanenza in casa con i familiari di stanza in quel di Minturno.