Vigorelli attacca la giunta Ferraiuolo, due anni di declino

Piero Vigorelli

A due anni di distanza dall’insediamento dell’amministrazione di Franco Ferraiuolo, l’ex sindaco di Ponza e attuale capo dell’opposizione consiliare Piero Vigorelli traccia un bilancio. A tinte fosche.

Per l’ex primo cittadino l’isola, dopo soli 24 mesi, sarebbe infatti a Pezzi.
Vigorelli sostiene così che a metà giugno 2017 a Ponza “le spiagge erano pulite, attrezzate, e gestite in modo esemplare”, le strade e i sentieri di accesso al mare sgombri da erbacce, le vie cittadine pulite e imbiancate, mentre alla banchina c’erano “comode panchine, nuovi alberi e tanti fiori”. Ancora: il traffico era ordinato, con zone definite di parcheggio, c’erano nuovi autobus, “moderni e puliti, aria condizionata e biglietti acquistabili ovunque, con un servizio impeccabile”, nuovi collegamenti marittimi con la terraferma e 600 corse in più, “con orari molto più adatti alle esigenze turistiche e a quelle dei commercianti ponzesi”, boe segnaletiche per delimitare le aree di pericolo, a tutela della salute di tutti, le presenze turistiche erano in netto e costante aumento dal 2012 al 2016, gli uffici del Comune erano efficienti, con dirigenti qualificati in ogni settore, “che avevano buoni rapporti di collaborazione con i cittadini ponzesi e i molti turisti, c’erano ottimi rapporti con tutte le istituzioni provinciali, regionali e statali.
Molto diversa, sempre per l’ex sindaco, l’attuale situazione. Vigorelli denuncia che ora le spiagge sono sporche, senza ombrelloni e lettini, abbandonate a se stesse, l’immondizia trabocca ovunque dai cassonetti e lungo le strade di Ponza ci sono enormi cumuli di rifiuti ingombranti, i sentieri e gli accessi al mare sono pietosi, più simili a una boscaglia, le strade cittadine sono sporche e si fa slalom tra le deiezioni canine, il traffico urbano è caotico, il parcheggio è selvaggio, i collegamenti marittimi registrano la cancellazione, addirittura nei week end, della doppia corsa dell’aliscafo da Formia e della nave da Terracina, non sono state posizionate le boe segnaletiche per delimitare le aree di pericolo, mettendo colpevolmente a rischio la salute di tutti, il servizio del trasporto pubblico locale non è stato ancora affidato alla ditta che ha vinto il bando di gara nel settembre 2018 (e il 15 giugno ci sarà il primo sciopero del TPL a Ponza), le presenze turistiche sono state in netto calo nel 2017-2018 e “sarà ancora peggio quest’anno”, gli uffici del Comune sono un deserto, “per la fuga dei dirigenti”, “sono diventati pessimi i rapporti con tutte le istituzioni provinciali, regionali e statali, e “molti che, due anni fa, avevano votato questa amministrazione oggi sono amaramente pentiti”.
Infine l’affondo: “Ponza non merita di essere governata in questo modo scellerato”.