Avrebbero minacciato l’inquilino moroso e alla fine, per essere più convincenti, l’avrebbero gambizzato. A distanza di un anno dai fatti il pregiudicato di Aprilia, Mario Zappone, e la moglie Caterina Di Fazio sono stati condannati dal Tribunale di Latina. La vittima, un cittadino di nazionalità romena, il 5 maggio dell’anno scorso si era presentato al pronto soccorso della clinica di Aprilia con una ferita d’arma da fuoco al polpaccio sinistro. I carabinieri avevano subito iniziato a indagare e, ipotizzando che l’attentato fosse stato compiuto da Zappone e dalla moglie per recuperare i soldi dell’affitto, circa 480 euro, avevano arrestato il pregiudicato. Più nello specifico, secondo gli inquirenti a sparare è stato Zappone, mentre Di Fazio avrebbe solo minacciato lo straniero sempre con una pistola. Il Tribunale di Latina ha quindi condannato il pregiudicato a otto anni di reclusione e la moglie a due anni e mezzo, assolvendo entrambi dall’accusa di estorsione. Il pubblico ministero, al termine della sua requisitoria, aveva invece chiesto soli sei anni per il primo e tre anni e mezzo per la seconda.
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