Cosa potrebbe raccontare la maga Circe camminando oggi per i sentieri del promontorio? E andando ancora più indietro nel tempo oltre il mito quante storie di preistoria sono ancora imprigionate nelle rocce e sotto la foresta del Parco Nazionale del Circeo? Potrebbe iniziare con questi interrogativi un viaggio bellissimo, quello tra le pagine del libro “Storie di pietra ed acqua – La preistoria nell’Agro Pontino” di Marco Mastroleo che domani 1 giugno sarà presentato a partire dalle 17.30 presso la cavea del centro visitatori del Parco Nazionale del Circeo in via Carlo Alberto a Sabaudia. L’evento rientra nello Swamp fest ed è organizzato dai blogger di www.diaridipalude.it.
“Questo libro è scritto… “con i piedi”! Perché è da lì che parte tutto: dai piedi e dai passi, uno dietro l’altro, delle lunghe camminate che conducono tutti i personaggi di questa raccolta di racconti preistorici da un luogo ad un altro, da un tempo ad un altro. Questo è, sì, un libro che parla di scienza e di archeologia ma lo fa affidandosi alle avventure di Mino, il piccolo Dinosauro cantastorie (ispirato alle impronte di Rio Martino), e a Sira, la sacerdotessa della Mater Matuta, passando per Gea, Circe e tanti altri. Lasciandosi trasportare dalla spasmodica ricerca della luce, nei meandri dell’oscurità, o dallo sciabordio dell’acqua, che tutto cela e tutto svela, o dai sussurri del vento, ognuno di noi potrà scoprire la faccia meno conosciuta dei luoghi che ci circondano… La faccia preistorica dell’Agro Pontino”.
Un’altra pubblicazione di Atlantide Edtore, la casa editrice diretta da Dario Petti che ancora una volta cerca nelle storie che vengono dal territorio attraverso autori del calibro di Mastroleo, insomma un lavoro in tandem fatto da chi investe pensando che il territorio è cultura ed in quanto tale va valorizzato e tutelato.