Marocchinate e impunità: una commissione di studio a 75 anni dalle violenze

Grazie all’incessante lavoro svolto dall’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, dal penalista romano Luciano Randazzo, che ne cura gli interessi, degli studiosi, del gruppo comunicazione e dei tesserati che ne fanno parte, nell’ultimo anno si sono riaccesi i riflettori su una delle pagine più tristi della storia d’Italia e della seconda guerra mondiale, quella rappresentata dalle violenze delle truppe coloniali francesi del CEF. “Dalla Sicilia sino all’Isola d’Elba una scia continua di violenze, stupri, uccisioni mai viste prima”, ricordano dall’ANVM. A riguardo, è di questi giorni la notizia dell’istituzione di una commissione di studio voluta e presieduta dall’avvocato Randazzo, che a breve inizierà i lavori.

Un’idea che portava con sé da diverso tempo e che adesso vede la luce. L’avvocato in questa avventura si avvarrà di importanti professionisti nel campo del diritto. Professori universitari, avvocati penalisti e civilisti. Questa la squadra che comporrà la commissione: oltre al presidente Randazzo, figurano Antonio Sarno del foro di Nocera Inferiore, Francesco Mazza del foro di Roma, Mirella Spadafora del foro di Cosenza, Luigi D’Agosto del foro di Varese, Mara Cesarano del foro di Milano, Maria Concetta Cioffi del foro di Nocera Inferiore, Alessandra Pomponi Tomei, Laura Vasselli, Luigi Pajalich e Luigi Piccarozzi del foro di Roma.


Per annunciare la costituzione della commissione, mercoledì, dalle 12 presso lo studio romano di Randazzo, al civico 12 di piazzale Clodio n. 12, si svolgerà una conferenza stampa che vedrà la presenza di Ranzazzo, del presidente dell’ANVM Emiliano Ciotti e del responsabile nazionale della comunicazione dell’associazione, Davide Caluppi.

“Ho ritenuto opportuno istituire questa commissione studi perché per la prima volta dopo 75 anni dovremmo discutere, e c’è la necessità, di crimini di guerra commessi dalla Francia in danno dell’Italia in riferimento alle cosiddette Marocchinate”, ha spiegato Ranazzo. “In tutti questi decenni non c’è stato un processo a riguardo, le istituzioni con il loro assordante silenzio non hanno mai ritenuto opportuno prendere una iniziativa per questo capitolo vergognoso della storia italiana”.

Riguardo gli obiettivi: “Questa commissione ha come finalità quello di studiare il motivo, o i motivi, per cui l’Italia non ha mai operato in tal senso dopo 75 anni dai fatti. E’ la prima volta che si studieranno questi veri crimini di guerra. Le Marocchinate in primis e poi parallelamente altri crimini”.

“Ho scelto io stesso – ha continuato l’avvocato Randazzo – i componenti della commissione sulla base di preparazione professionale che ognuno di loro ha nel loro ambito lavorativo e che possono con il loro contributo apportare un significativo risultato alla causa. Sono tutti colleghi professionisti affermati di spessore, che ringrazio profondamente per aver accettato. In questa sede voglio ribadire ancora un concetto importante che questa commissione al proprio interno è lontana anni luce dalle stanze della politica. Purtroppo questa orrenda pagina di storia è stata ed è strumentalizzata in modo becero. Questa commissione servirà invece da impulso al mondo politico per far costituire una commissione parlamentare d’inchiesta che come A.N.V.M. abbiamo più volte ribadito in ogni sede la quale credo, anzi ne sono convinto, purtroppo giace ancora nel dimenticatoio e nell’indifferenza. Questo la dice lunga sull’interesse che le istituzioni hanno avuto nei confronti delle Marocchinate, delle vittime, dei parenti”.