Risonanza magnetica all’ospedale, i Cinque Stelle interpellano il Ministro

I Cinque Stelle contro l’Asl di Latina sulla questione della risonanza magnetica all’ospedale di Formia. I deputati Raffaele Trano e Ilaria Fontana e il consigliere regionale e vice presidente della commissione sanità Loreto Marcelli attaccano annunciando di portare la questione sul tavolo del ministro.

“La dirigenza di Asl Latina – accusano nella nota – continua ad annaspare nella burocrazia trasformando in una vera e propria grottesca odissea, per i cittadini pontini, l’attivazione della risonanza magnetica presso l’Ospedale Dono Svizzero di Formia. Dopo quattro mesi, dalla nostra seconda richiesta di accesso agli atti, scopriamo che l’attivazione di tale indispensabile apparecchiatura è ancora lontana. Secondo le ultime informazioni messe a disposizione da Asl Latina, dopo reiterati nostri solleciti, prima di fine anno è stato trasmesso il collaudo tecnico – amministrativo con esito positivo dell’attrezzatura. Successivamente, il 28 febbraio 2019, è stato acquisito al protocollo di Asl Latina il parere di un esperto qualificato, con verifica dei requisiti impiantistici e benestare all’uso clinico del tomografo”.


“Sono trascorsi “solo” 6 anni e mezzo – riprendono in modo sarcastico nella nota – da quel 21 novembre 2012, quando con delibera n.647 del 21 novembre 2012 veniva deliberato l’acquisto della risonanza magnetica. Da allora il fascicolo è rimbalzato oltre 40 volte tra Comune di Formia, Asl Latina e Regione Lazio, senza addivenire ad un risultato finale. E la questione sarebbe finita probabilmente nel dimenticatoio e la costosa apparecchiatura inutilizzata se non avessimo segnalato il caso lo scorso giugno con una visita presso il nosocomio formiano. La lentezza con la quale si sta provvedendo ad avviare il servizio è tuttavia esasperante – proseguono alla dirigenza Asl di Latina non preme forse offrire tale servizio all’utenza e quindi far risparmiare tante risorse ai contribuenti laziali? La documentazione trasmessa all’Uoc Accreditamento risulta ancora ‘parziale’, mentre è in fase di avvio la formazione del personale per l’utilizzo dell’attrezzatura. La stessa risposta che era stata data, con una nota raffazzonata e lacunosa, due mesi fa tanto per placare gli animi ed a cui, purtroppo, avevano abboccato anche alcuni amministratori locali. Parimenti deve essere ancora assegnato l’incarico ad un professionista per la certificazione dell’agibilità.”

“Nel frattempo però – accusano – sempre più pazienti sono costretti a rivolgersi a privati, spesso fuori regione, con relativo aggravio di costi e disagi. Se il Direttore Generale Casati, ancora oggi, non intendesse perseguire le giuste azioni a tutela della salute dei cittadini pontini e non avesse intenzione di tenere fede ai suoi doveri inerenti la giusta erogazione dei servizi sanitari ed il rispetto dei criteri di economicità nella loro erogazione per l’Asl Latina, e creda di riuscire a stancarci con il suo comportamento si sbaglia. Per noi la salute e la qualità della vita rappresentano un bene primario che difenderemo in ogni sede, sia istituzionale che giudiziaria. Data la scarsa attenzione accertata su tale questione che ha la parvenza di un vero e proprio “buco nero?” della sanità pontina, a breve – concludono – la porteremo all’attenzione del Ministro Giulia Grillo, insieme a tante altre gravi segnalazioni e criticità che ci giungono sulle condizioni in cui i medici e personale sanitario sono costretti ad operare quotidianamente. Vogliamo una sanità con qualche scusa in meno e qualche certezza in più.”