Gli avvocati Roberto Palermo e Anna Lisa Manni rendono noto che il Tribunale di Latina, nella persona della dottoressa Valentina Giasi, nel mese di agosto 2018 ha condannato la Asl di Latina ad un maxi risarcimento di oltre 1.700.000 euro in favore di una famiglia di Scauri che, nel lontano 2003, si era rivolta all’ospedale di Gaeta per delle complicanze di una gravidanza. Una condanna nel frattempo divenuta irrevocabile.
“La madre dell’ormai quindicenne, al momento dell’ingresso in ospedale per un intervento cesareo causato da una complicazione per il suo stato di gravidanza, venne operata ben oltre due ore dopo il suo ricovero”, spiegano i legali. “Il consulente d’ufficio nominato dal Tribunale di Latina non ha lasciato alcun dubbio sulla responsabilità medica degli operatori in servizio tanto che, nella sua relazione accertò che ‘l’intervento cesareo che, in forza della problematica presentata dalla donna al momento dell’ingresso in ospedale, non venne eseguito in conformità alle metodiche medico – chirurgiche atteso che il personale medico intervenne solo dopo due ore dall’arrivo in ospedale della gestante’.
A causa di tale gravissimo ritardo diagnostico, alla neonata fu accertata un’asfissia perinatale ed un’encefelopatia multicistica che l’hanno resa una invalida al 100%, incapace di attendere anche ai propri bisogni più elementari considerato che è costretta a letto con un’alimentazione assistita”.
Gli avvocati Palermo e Manni, che rappresentano la famiglia minturnese, qualche giorno fa, hanno notificato la sentenza all’Asl di Latina attendendo, con il massimo riserbo, che la medesima divenisse irrevocabile.
Sono gli stessi legali a riferire dell’”enorme soddisfazione che pervade la famiglia la quale convive da tantissimi anni con il gravissimo problema di salute della ormai adolescente che, se non ci fosse stata quell’imperizia accertata giudizialmente, oggi sarebbe una ragazza come le altre”.
“Ora – chiosano gli avvocato Palermo e Manni – ci sarà solo da attendere una comunicazione dell’Asl circa la sua volontà di onorare il provvedimento del Tribunale e che, ci si augura, non farà passare altro tempo per il pagamento così da dare quel giusto sollievo ad una famiglia che, sebbene non risolverà il problema, certamente avrà le capacità di garantire un’assistenza ed un futuro sereno ad una figlia sfortunata dalla nascita per colpa di altri”.