Maltrattamenti e lesioni ai danni della ex, assolto gestore di un lido

Il Tribunale di Latina

Un abbaglio. Le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate che lo scorso anno hanno fatto finire in carcere il gestore di un noto stabilimento balneare di Sabaudia non sarebbero state nulla più che un abbaglio.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, oggi ha così assolto l’imputato, facendolo tornare in completa libertà.


Il 28 maggio 2018 la squadra mobile arrestò il gestore del lido, A.Z. le sue iniziali, 50 anni, su ordine del gip, e lo rinchiuse in carcere.

Un provvedimento preso dopo la denuncia presentata dalla ex convivente del 50enne, ipotizzando appunto i reati di maltrattamenti e lesioni ai danni della donna. Quest’ultima, insieme alla figlia minore, venne inoltre collocata presso una struttura protetta.

A.Z. restò in carcere fino a luglio e per altri tre mesi ai domiciliari, tornando poi libero con il solo divieto di avvicinamento alla ex.

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, il 50enne ha quindi deciso di farsi processare con rito abbreviato, dunque solo sulla base degli atti frutto delle indagini portate avanti su di lui dalla Polizia, e il pubblico ministero Andrea D’Angeli ha chiesto per il 50enne una condanna a due anni di reclusione.

I difensori dell’imprenditore, gli avvocati Marco e Gianpaolo Fagiolo, hanno invece sostenuto che non vi erano stati maltrattamenti, ma semplici discussioni nell’ambito di una separazione, complicate da una serie di questioni economiche da definire dopo che la relazione tra i due era andata in pezzi. Nessun reato.

Spiegazioni che hanno convinto il giudice Cario, che ha così assolto l’imputato.