Una sinergia di grande respiro tra Regione Lazio, Ordini professionali, Direzione sanitaria e Università di Latina per fornire un contributo concreto e di spessore con l’obiettivo di definire la nuova figura del c.d. ‘Infermiere di famiglia e di comunità’.
E’ questo il risultato più importante emerso dell’interessante tavola rotonda promossa e coordinata dall’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Latina, che si è svolta ieri all’Hotel Europa di Latina.
Anche alla luce della recente proposta di legge regionale sulla istituzione della figura dell’Infermiere di famiglia, i rappresentanti dell’OPI di Latina hanno voluto chiamare ad intervenire per un contributo fattivo tutti gli attori professionali ed istituzionali coinvolti.
Nel suo intervento introduttivo, la presidente dell’OPI di Latina Annunziata Piccaro ha richiamato la necessità di una maggiore valorizzazione della professione infermieristica, nel quadro di una generale tendenza verso un nuovo modello di sanità in cui il percorso tracciato è sempre più quello di favorire la deospedalizzazione dei pazienti, in cui cioè l’ospedale tende a perdere la sua funzione di centralità a vantaggio del territorio. In tale contesto la figura dell’infermiere assume un ruolo fondamentale, decisivo, con enormi reflessi ed implicazioni in campo sanitario ma anche in ambito sociale ed economico.
L’impegno a raccogliere il contributo ed i suggerimenti per disegnare un nuovo modello di sanità è arrivato dal presidente della commissione sanità della Regione, Giuseppe Simeone, e dal consigliere regionale Enrico Forte, promotore della recente proposta di legge regionale sull’Infermiere di famiglia. Tanti gli interventi dei rappresentanti locali e regionali del settore sanitario, tra cui gli esponenti dell’Opi di Roma e Frosinone, i rappresentanti della Direzione sanitaria Asl di Latina e degli ordini professionali, e tra essi il presidente dell’ordine dei medici di Latina, Giovanni Maria Righetti, e il vice presidente dell’ordine provinciale dei farmacisti Fabrizio Latini.
Interessanti i contributi forniti dalla prof.ssa Ernesta Tonini, direttrice del Corso di Laurea in Infermieristica presso il Polo Pontino di Latina dell’Università “Sapienza” di Roma, che ha approfondito i temi legati alla formazione professionale degli infermieri, e dei consiglieri dell’Opi, Silviano Di Mauro e Valentino Coppola, che hanno parlato rispettivamente della interessante esperienza dell’”Infermiere di Farmacia”, che è stata attuata a Roccagorga, e di alcuni spunti operativi rispetto alla figura dell’Infermiere di famiglia, anche alla luce delle varie esperienze realizzate in altre regioni italiane e in diversi Paesi esteri.
In sala anche un folto gruppo di studenti del Corso di Laurea in Infermieristica presso il Polo Pontino di Latina dell’Università “Sapienza” di Roma.