Alla sala ‘Falcone e Borsellino’ l’incontro organizzato dal presidio di ‘Libera’ sud pontino

Si è tenuto sabato scorso, presso la sala “Falcone e Borsellino” di Formia un incontro dal titolo “Liberi di scegliere”, all’interno della Festa del Tesseramento 2019, organizzata dal Presidio di Libera Sud Pontino “Don Cesare Boschin”. La giornata è stata uno dei tanti passi di avvicinamento alla manifestazione annuale del 21 Marzo, che quest’anno si terrà, a livello regionale, proprio nella cittadina di Formia.

A fare gli onori di casa, il referente del Presidio, Don Francesco Fiorillo, al quale si sono alternati nel relazionare, per comprendere meglio la delicata tematica, il Vice Questore di Latina, Dott. Cristiano Tatarelli e la dottoranda alla Sapienza e collaboratrice di Cross (Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Milano), Dott.ssa Ilaria Meli, in una serata che ha fornito ai partecipanti tanti spunti di riflessione.


Importanti le tematiche trattate, dalle evoluzioni delle mafie al riciclaggio di denaro sporco, dalla corruzione ed i suoi legami con l’economia alla connivenza con professionisti ed amministratori, tutto questo in due ore che hanno sicuramente lasciato ai presenti ampi spazi di riflessioni sulla responsabilità civile, sulle scelte da fare nella vita quotidiana.

L’analisi del Vice Questore lascia impressionati, la relazione presentata dalla Direzione Investigativa Antimafia sul primo semestre del 2018 è ancora purtroppo sconcertante, tanti reati e tanti malavitosi ancora impuniti. Nel suo passaggio sulla normativa antimafia italiana sono chiare le difficoltà che ci sono state negli anni ad agire contro la malavita organizzata, come sono chiari i piccoli passi avanti che si stanno finalmente facendo, anche con l’introduzione di nuove norme sul riciclaggio. Pone inoltre l’attenzione sui nuovi soggetti mafiosi, presenti anche nel nostro territorio, ossia quei professionisti, imprenditori, che, avendo un livello culturale molto alto, si affiancano ai criminali, a chi compie i delitti, agli spacciatori, offrendo nuove metodologie di riciclaggio del denaro sporco, di “ripulitura” di capitali illeciti, sempre più difficili da scoprire.

Interessante anche l’intervento di Ilaria Meli sulle azioni che svolge Libera per monitorare questi fenomeni, ma anche per combatterli, nei tanti processi in cui l’associazione si costituisce parte civile potendo, in tal modo, seguirli da vicino e svolgendo anche una parte attiva in tutto ciò. Passaggio fondamentale anche sul riutilizzo dei beni confiscati, della massima attenzione che bisogna avere nell’uso e nella sensibilizzazione che Libera svolge a riguardo, proprio perché si tratta di una delle azioni che più danno fastidio e più scalfiscono la potenza e la predominanza della malavita organizzata.

Parole dure e di sprono infine, quelle di don Francesco Fiorillo, sulla libertà di scegliere da che parte stare, sul restare umani, sul parlare e denunciare, sul decidere e sul pensare, sull’essere protagonisti di questa storia. Sul fatto che non è più possibile scegliere la neutralità, che servono azioni chiare e parole autentiche, scambiarsi il sapere e osare di più. “Abbiamo un debito di riconoscenza con chi è stato assassinato, con chi non c’è più e con chi è rimasto solo. Perché tutti quei nomi che ogni anno pronunciamo il 21 marzo, non devono rimanere sulle nostre bocche. Dobbiamo sentirli con il cuore, altrimenti alimentiamo la retorica della memoria e di retorica sulla memoria, sulla legalità e sull’animafia ce n’è fin troppa”.

Tanti spunti, insomma, da questa che è stata solo una delle tappe di avvicinamento al 21 marzo che, insieme agli incontri che si stanno effettuando nelle scuole della provincia di Latina e alla veglia in ricordo delle vittime che si terrà il 16 marzo, ha tracciato il solco per la manifestazione, che dopo le prime due edizioni di Fondi e Terracina, quest’anno avrà un respiro regionale con la presenza di amministratori, forze dell’ordine, associazioni ma soprattutto studenti di tutta la regione Lazio.